Barrot ha detto ai giornalisti che le forze di sicurezza israeliane armate sono entrate nel sito, di proprietà della Francia e amministrato dal consolato francese a Gerusalemme, senza l’autorizzazione francese e inizialmente si sono rifiutate di andarsene. La chiesa è uno dei quattro siti di proprietà della Francia in Israele ed è stata teatro di incidenti diplomatici in passato.
Il Ministero degli Affari Esteri francese ha dichiarato in un comunicato che nei prossimi giorni convocherà l’ambasciatore israeliano sull’accaduto.
“La situazione era inaccettabile”, ha detto Barrot. Ha aggiunto che l’incidente potrebbe mettere a dura prova i legami tra Francia e Israele in un momento in cui “dobbiamo tutti muoverci verso la pace nella regione”.
Le relazioni franco-israeliane sono diventate sempre più tese a causa della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e degli attacchi israeliani contro il gruppo militante Hezbollah nel vicino Libano, un paese che ha legami storici con la Francia.
Il mese scorso, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto un embargo sulle armi contro Israele, un commento che ha scatenato un rabbioso rifiuto da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Mentre Macron ha continuamente strombazzato il diritto di Israele a rispondere in seguito agli attacchi terroristici del 7 ottobre, è diventato sempre più critico nei confronti della risposta del governo Netanyahu a Gaza, dove sono morte più di 40.000 persone dall’invasione israeliana dello scorso anno, e della più recente incursione in Libano.
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