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l’aborto, una leva diventata inefficace per i democratici

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Materiali della campagna a favore del diritto all'aborto, a Orlando, Florida, 6 ottobre 2024. OTTAVIO JONES/AFP

La decisione della Corte Suprema rimodellata da Donald Trump durante il suo mandato, nel giugno 2022, di invertire il diritto federale all’aborto aveva creato un’esplosione negli Stati Uniti dove godeva del sostegno di una forte maggioranza di americani. La rabbia suscitata da questa decisione spiega in gran parte la resilienza del Partito Democratico alle successive elezioni di medio termine, tradizionalmente devastanti per il partito che occupa la Casa Bianca.

Successivamente i democratici ottennero notevoli successi nelle roccaforti repubblicane, come Ohio e Kentucky, durante i referendum volti a proteggere il diritto delle donne a controllare il proprio corpo. Kamala Harris, che ha condotto una campagna su questo tema in tutto il Paese dopo la pubblicazione della sentenza della Corte Suprema, ha quindi posto questa battaglia al centro della sua campagna presidenziale. Il 26 ottobre, è stata raggiunta a Kalamazoo, nel Michigan, dall’ex First Lady Michelle Obama, che ha lanciato un vivace appello per i diritti riproduttivi.

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I risultati delle elezioni del 5 novembre, durante le quali sono stati organizzati dieci referendum sul tema dell’aborto, hanno dimostrato che il tema resta al centro delle preoccupazioni della maggioranza degli elettori, ma non funziona più come una molla efficace per i democratici. anche i candidati presenti alla votazione. Due roccaforti repubblicane hanno così adottato misure a protezione dell’aborto fornendo allo stesso tempo un massiccio sostegno a Donald Trump nelle elezioni presidenziali: Missouri e Montana, con oltre il 58% dei voti. L'Arizona, ancora in fase di conteggio, potrebbe essere aggiunta a questa lista.

Tre battute d'arresto nelle roccaforti repubblicane

Tre stati vinti da Kamala Harris (New York, Maryland, Colorado) e un quarto, vinto nelle quattro precedenti elezioni presidenziali dai democratici, il Nevada, vinto quest’anno da Donald Trump, hanno logicamente protetto l’aborto.

Le tre sconfitte si sono verificate nelle roccaforti repubblicane. Primo fra tutti il ​​South Dakota, vinto con il 63% dei voti dall'ex imprenditore. I sostenitori dell’aborto hanno fallito in Florida solo perché la percentuale di elettori che lo hanno sostenuto (57%) è rimasta al di sotto della soglia (60%) richiesta per qualsiasi emendamento costituzionale in uno stato vinto con un margine di cambiamento comparabile (56%). Repubblicano. Si trattava di ritornare al limite di sei settimane in vigore dall'1È Maggio.

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