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L'Europa finisce in declino, preoccupata per le implicazioni di un'amministrazione Trump – 06/11/2024 alle 18:02

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Un trader lavora presso CMC Markets, Londra

Mercoledì i mercati azionari europei hanno chiuso in calo, con gli investitori europei che si sono riposizionati dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, che potrebbe pesare sulla crescita nel Vecchio Continente.

A Parigi, il CAC 40 è sceso dello 0,51% a 7.369,61 punti, il Dax tedesco ha ceduto l'1,14% e il Footsie britannico lo 0,07%.

L'indice EuroStoxx 50 ha chiuso la seduta con un ribasso dell'1,53%, mentre l'FTSEurofirst 300 ha registrato una perdita dello 0,54% e lo Stoxx 600 è sceso dello 0,59%.

Gli operatori stanno cercando di capire quale parte del programma di Donald Trump verrà attuata e quali conseguenze potrà avere sull'economia europea.

Il candidato aveva promesso dazi doganali del 10% su tutte le importazioni americane esclusa la Cina, complicando le prospettive per i titoli esportatori europei: il 22% in media del fatturato dei gruppi europei è esposto verso gli Stati Uniti.

L’incertezza sul commercio globale potrebbe aumentare la pressione sull’Europa, in particolare se anche i partner commerciali degli Stati Uniti introducessero barriere tariffarie.

La vittoria di Donald Trump rende inoltre più urgente un aumento dei budget destinati alla difesa, in un contesto di spazio di bilancio limitato che potrebbe erodere la fiducia degli investitori nella firma europea.

Anche l’impatto di una maggiore incertezza geopolitica in Europa potrebbe pesare sul sentiment.

Goldman Sachs calcola che l'impatto sull'economia europea di una vittoria di Donald Trump rappresenterebbe 0,5 punti percentuali del PIL, la banca conta ora su una crescita dello 0,8% nel 2025, contro un consenso dell'1,2%.

Barclays aggiunge che una guerra commerciale aggiungerebbe 0,1 punti percentuali all’inflazione europea, ma un punto percentuale agli Stati Uniti, costringendo la Federal Reserve (Fed) a mantenere i suoi tassi più alti e a sostenere il dollaro, a scapito delle altre valute .

La prossima decisione della Fed è attesa per giovedì e la banca centrale potrebbe in questa occasione esprimere la sua cautela sul percorso di abbassamento dei tassi, dato che l'economia americana rimane solida nonostante una politica monetaria restrittiva.

VALUTARE

I rendimenti statunitensi stanno salendo alle stelle poiché la prospettiva di un ampliamento del deficit e di una maggiore inflazione mette sotto pressione i titoli sovrani.

Al contrario, i rendimenti europei sono in calo, poiché gli investitori temono l’impatto delle tariffe doganali americane sulla crescita europea.

Alla chiusura in Europa, il rendimento del titolo del Tesoro decennale è salito di 16,1 pb al 4,4492%, mentre il rendimento del titolo a due anni è aumentato di 7,7 pb al 4,2804%.

Il rendimento del decennale tedesco ha perso 4,2 bp al 2,389%, quello del biennale ha perso 11,8 bp al 2,184%.

UNA WALL STREET

Wall Street ha registrato un balzo a metà sessione, con l'indice S&P 500 e il Dow Jones che hanno toccato un record della sessione, con la vittoria di Donald Trump considerata positiva per le azioni americane.

Alla chiusura in Europa, le contrattazioni della Borsa di New York hanno indicato un rialzo del 3,03% per il Dow Jones, contro il 2,1% dello Standard & Poor's 500, e il 2% del Nasdaq Composite.

VALORI

Crédit Agricole ha segnalato mercoledì un calo dell'utile netto del terzo trimestre, sotto la pressione di alcune attività bancarie e assicurative al dettaglio che gli analisti speravano tuttavia di vedere funzionare bene. Il titolo è sceso del 4,2%.

Il settore della difesa ha beneficiato dell’elezione di Donald Trump, che potrebbe comportare un aumento delle spese militari. Thalès ha preso il 3,1%, BAE Group il 4,7%.

Le case automobilistiche europee esposte alla Cina si stanno ritirando nel timore di una possibile guerra commerciale innescata da Donald Trump. L'indice europeo del settore automobilistico sullo Stoxx 600 è sceso del 2,5%, Porsche AG del 4,9%, Volkswagen del 5,2%, Mercedes del 6,6% e BMW del 6,3%.

Solvay perde il 6,5%, poiché il gruppo ha avvertito di aspettarsi una “stabilità” della domanda per i suoi prodotti.

Siemens Healthineers mercoledì ha riportato entrate per l'intero anno e utili rettificati prima degli interessi e delle tasse che hanno soddisfatto le aspettative e sono aumentati del 5,8%.

Mercoledì Securitas, specialista in servizi di sicurezza, ha registrato un aumento dell'utile netto nel terzo trimestre, balzando del 10,5%.

CAMBIAMENTI

Il dollaro si sta rafforzando dopo l’elezione di Donald Trump, con il programma economico che dovrebbe sostenere la crescita, l’inflazione e i tassi ufficiali, mentre le tariffe contribuirebbero anche a rafforzare il biglietto verde.

Il dollaro ha guadagnato l'1,61% rispetto a un paniere di valute di riferimento, l'euro ha perso l'1,82% a 1,0731 dollari, e la sterlina ha perso l'1,21% a 1,2883 dollari.

OLIO

Il petrolio vacilla mentre i produttori di petrolio del Golfo del Messico iniziano a limitare la produzione con l’avvicinarsi della tempesta tropicale Rafael.

Il Brent è sceso dello 0,11% a 75,45 dollari al barile, il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) è aumentato dello 0,18% a 72,12 dollari.

(Scritto da Corentin Chappron, a cura di Sophie Louet)

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