La segretaria nazionale dell'EELV in persona, Marine Tondelier, ha firmato questo comunicato stampa insieme al gruppo locale del partito ecologista della baia di Saint-Brieuc. Ciò significa che la questione viene presa sul serio dagli ambientalisti. La relazione? Un emendamento adottato dall'Assemblea a fine ottobre, nel quadro della legge finanziaria, su iniziativa del deputato bretone della LR Corentin Le Fur. Questa modifica consentirebbe di revocare l'esenzione fiscale sulle donazioni alle associazioni “colpevoli di intrusioni negli allevamenti”. Il testo prende di mira, in particolare, l'associazione L214 e i suoi video scioccanti sulle pratiche negli allevamenti o nei macelli.
“Grave deriva illiberale”
“Interrogare gli informatori che denunciano gli abusi dell’allevamento intensivo significa rifiutarsi di vedere la sofferenza degli animali. Questo emendamento portato dal deputato della LR per Lamballe-Loudéac simboleggia il rifiuto di affrontare la realtà del modello intensivo bretone. Come suo padre prima di lui, Le Fur usa il pretesto dell’agri-bashing quando, come dimostra l’attuale crisi agricola, gli agricoltori sono le prime vittime del sistema dell’agrobusiness che maltratta gli animali e inquina la nostra regione”, critica il Comunicato stampa dell'EELV.
Le critiche non si fermano qui e ritengono che l'emendamento crei un “precedente pericoloso”. “Sanzionare fiscalmente un'associazione sulla base del fatto che alcuni hanno commesso un reato apre la strada a una potenziale repressione repressiva. Se vengono compiuti atti illegali spetta alla Giustizia fare il suo lavoro. “Non dobbiamo attribuire ai sindacati o alle associazioni la responsabilità collettiva delle azioni di alcuni dei loro membri”, pena una “grave deriva illiberale”. L'EELV prende poi “l'esempio dei sindacati agricoli i cui membri hanno già compiuto azioni di sciopero: alla fine potrebbero essere soggetti alla stessa sanzione. Non lo vogliamo”, conclude Marine Tondelier.
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