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Critica Commedia drammatica di Emmanuel Mouret, con India Hair, Camille Cottin, Sara Forestier, Vincent Macaigne (Francia, 1h57). Nelle sale dal 6 novembre ★★★★☆
Per andare oltre
Cantore della confusione dei sentimenti, Emmanuel Mouret (“Mademoiselle de Joncquières”, “Chronique d'une liaison passagère”) presenta, per il suo dodicesimo lungometraggio, il suo lavoro sulla professione. Questa volta mette l'amicizia in primo piano, le sue tre eroine sono legate da un attaccamento incrollabile. Anche se l'amante di Rebecca è Eric, il compagno di Alice che lei dice di amare senza passione, a maggior ragione quando Joan lascia Victor, per il quale non prova più nulla. Un tragico incidente rimescolerà le carte e spingerà tutti a riconsiderare il proprio rapporto con l'amore.
Tra melodramma lastricato di senso di colpa, marivaudage elegantemente dialogato e commedia di boulevard modernizzata, il regista e la sua co-sceneggiatrice, Carmen Leroi, scivolano anche nel fantastico e nel soprannaturale. È una voce gentile che introduce la storia e descrive nei dettagli le strade vuote di Lione dove si svolgerà la storia, o meglio le storie, per poi presentarci dolcemente i personaggi. Errante e loquace, il film percorre i corridoi di un liceo, le viuzze di un museo, attraversa ponti, strade, vicoli. I virtuosi piani sequenza abbracciano conversazioni a due o a tre in un formato Scope che amplifica passaggi, interruzioni di tono, spostamenti.
È brillante, armonioso. C'è Woody Allen (“Hannah e le sue sorelle”, “Alice”), Max Ophuls (“Madame de…”) e un vibrante omaggio alla settima arte quando alcuni protagonisti, nel bozzolo di una sala di quartiere, assaporano la confusione di Ingrid Bergman in “The Chained” di Hitchcock o ridere delle infinite cadute di Buster Keaton. Trasportato da una magistrale interpretazione collegiale, dominata da India Hair (Joan), fragile e forte, Camille Cottin (Alice), corazzata eppure avventurosa, e Sara Forestier (Rebecca), sconvolta e generosa, “Trois amis” distilla, per dirla con connessioni, fantasie, scelte e possibilità, una deliziosa prelibatezza.
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