DayFR Italian

“Le Dîner de cons”: lo spettacolo ripubblicato…con le annotazioni mai rivelate di Jacques Villeret, alias François Pignon

-

Nei margini ingialliti del testo originale del “Cena per idioti”nasconde un tesoro inedito: le annotazioni manoscritte di Jacques Villeret. Pubblicati questo 6 novembre da Fayard, rivelano il duro lavoro dell'uomo che ha interpretato François Pignon per più di due anni sul palco, prima di vincere il César come miglior attore per la sua interpretazione al cinema.

L'arte meticolosa della commedia di Jacques Villeret

Dietro l'apparente semplicità del gioco di Jacques Villeret si nascondeva il lavoro di un orafo. Dalla sua prima lettura del testo, l'attore “cominciò ad annerire le pagine“, come racconta suo figlio Alexandre nella prefazione. Su quasi 250 pagine fronte-retro, l'attore ha registrato meticolosamente le sue indicazioni sceniche, le sue intenzioni di recitazione, le sue emozioni: “dubbioso“, “un momento di sfiducia”, “imbarazzo”. “Un lavoro chirurgico e preciso, perché la commedia, come una partitura musicale, richiede rigore”, sottolinea Alexandre Villeret. Un approccio che rispecchia la filosofia dell'attore: “99% lavoro, 1% talento.

Jacques Villeret ovvero l'ossessione per la perfezione

Il documento rivela le immancabili richieste di Jacques Villeret. “La sua unica ossessione: non perdere la voce!”ricorda suo figlio. Poi ricorda gli esercizi quotidiani in cui era impegnato suo padre. Questo perfezionismo ha dato i suoi frutti: lo spettacolo è rimasto in scena al Théâtre des Variétés per più di due anni a partire dal settembre 1993, prima di essere adattato per il cinema nel 1998. Il film ha raggiunto 9,2 milioni di entrate ed è valso a Villeret il César del miglior attore nel 1999, nonché miglior audience televisiva per TF1 nel 2001.

Un'eredità per i futuri attori

Questa pubblicazione è anche un’occasione di trasmissione. “Trent'anni dopo la creazione dell'opera e venti anni dopo la morte di mio padre, è importante per me rendergli omaggio e portarvi dietro le quinte della sua mente.”spiega Alexandre Villeret. L'impatto di questo lavoro va oltre l'ambito della mostra: recentemente un insegnante francese ha dedicato quattro ore di lezione allo studio di queste annotazioni.

“Tra le righe, dietro la tecnica, c'è tutta la sua vita, l'intensità delle prove di un attore leggendario, di cui ogni annotazione, ogni gesto testimonia la sua passione per l'incarnazione, la sua dedizione all'arte del teatro e il suo infinito attaccamento per il piacere del pubblico”conclude il figlio.


Related News :