Il disincanto cresce: due anni dopo essersi scontrati durante un comizio seguito all'arresto e alla morte dell'iraniana Mahsa Amini per “indossare abiti inappropriati”, Marjane Satrapi castiga ancora una volta le “stronzate” di Sandrine Rousseau, denuncia La spedizione.
L'affare Ahou Daryaei
Il romanziere, illustratore e regista franco-iraniano critica il deputato ambientalista per aver pubblicato su X, dopo l'arresto di Ahou Daryaei, la studentessa iraniana che aveva manifestato in mutande a Teheran, un disegno che aveva già fatto il giro del mondo.
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Ma è stata la leggenda della signora Rousseau (già criticata da molte voci femminili) a provocare le ire di Marjane Satrapi, secondo la quale la menzione “Il nostro corpo, e tutto ciò che indossiamo – o meno – come abbigliamento, ci appartiene” alluderebbe all'uso del velo (che il primo difende e combatte il secondo).
“Stai facendo il gioco dei fanatici”
L'autore del fumetto Persepoli ha quindi postato a sua volta, su Instagram, una storia riferita da Sophia Aram e in cui critica la posizione dell'eletto di Parigi.
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Il nostro dossier “Indossare il velo”.
“Da quando il velo è diventato sinonimo di emancipazione? […] non volendo essere accusati di razzismo, state facendo il gioco dei fanatici”, dice indignata Marjane Satrapi, prima di aggiungere: “Che non capite la situazione e che siete stupidi, ok, tutti hanno il diritto di esserlo stupido… ma in quel momento è meglio tacere.”
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