Lione, oggi. Joan confida alla sua migliore amica, un'insegnante come lei, che non è più innamorata di Victor e che trova la cosa ancora più difficile perché lui la ama come il primo giorno. Alice cerca di rassicurarla spiegandole che lei stessa non ha mai provato la minima scintilla per Eric, il che non impedisce loro di essere una coppia felice. Non smette mai di dichiararle il suo amore mentre abbraccia una relazione romantica segreta con Rebecca, l'altra grande amica delle due donne. Ma quando Joan decide di lasciare il suo compagno, questi scompare tragicamente.
Emmanuel Mouret è l'eterno interrogatore della variazione delle attrazioni senza esprimere giudizi. Al contrario, mostra empatia verso coloro le cui emozioni fluttuano, potendo l'amore lasciare il posto ad un'altra forma di affetto. Alcuni si accontentano, altri resistono come possono. Ancora una volta offre grandi colonne sonore ai suoi attori, a cominciare dalle sue attrici principali, alle quali affida nuovi lavori. India Hair si commuove nei panni di una giovane donna dal destino oscuro, nel suo modo di accettare ciò che sente, capace suo malgrado di ferire gravemente. Il suo dilemma tra la sua libertà e la sua colpa è rappresentato con rara complessità. Camille Cottin sembra distante quando esprime la sua visione della coppia ma non controlla il suo cuore come crede. Assente dagli schermi per tre anni, Sara Forestier interpreta il suo ruolo più adulto, quello di una donna indipendente capace di farsi da parte quando le circostanze lo richiedono.
Un film affascinante ma ripetitivo
Alcune storie sembrano destinate a finire e altre a continuare, nonostante la mancanza di amore, ma Mouret lavora per contrastare le aspettative senza tradire i suoi personaggi che cercano di seguire i propri impulsi e non quelli degli altri. Anche se sono benevoli come questo professore che cade sotto l'incantesimo di Joan, interpretato con buon carattere da Damien Bonnard.
Oltre ai suoi favoriti del marivaudage sentimentale e del melodramma romantico, Emmanuel Mouret aggiunge un elemento fantastico con questo personaggio di narratore d'oltretomba interpretato da Vincent Macaigne, già presente in “Les Choses qu'on dit, les Choses qu 'we do' e 'Cronaca di una vicenda temporanea'.
Come i suoi film precedenti, “Tre amici” emana molto fascino anche se finisce per ripetersi nel corso della durata. Per fortuna il regista non perde nulla del suo talento nel creare dialoghi letterari e musicali, nel doppio senso di certe battute, ponendo lo spettatore in complicità complice, con la giusta dose di umorismo per alleggerire il peso delle situazioni drammatiche.
Commedia drammatica di Emmanuel Mouret, con Camille Cottin, Sara Forestier, India Hair, Damien Bonnard, Grégoire Ludig e Vincent Macaigne.
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