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un pompiere francese testimonia di aver “provato” il sentimento di abbandono degli spagnoli

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“Le risorse di soccorso sul posto non sono immediatamente sufficienti”, lamenta lunedì su franceinfo Gentil De Passos, capo missione del Gruppo francese di soccorso in caso di catastrofe (GSCF).

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Pubblicato il 04/11/2024 22:23

Tempo di lettura: 2 minuti

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I residenti continuano a pulire una strada allagata ad Alfafar, nella regione di Valencia (Spagna), 4 novembre 2024. (JOSÉ JORDAN/AFP)

Il pompiere Gentil De Passos, capo della missione del Gruppo francese di soccorso in caso di catastrofe (GSCF) per la Spagna, ha dichiarato lunedì 4 novembre a franceinfo che “sentito” il sentimento di abbandono degli spagnoli, reduci da una missione di soccorso a Valencia, dove le recenti alluvioni hanno provocato almeno 217 morti.

“Siamo stati i primi a soccorrere sul posto”, lo testimonia Gentil De Passos, che racconta “sorpreso” che i valenciani hanno indicato che i vigili del fuoco francesi sono stati i primi che hanno visto. “Certo che c’era rabbia. Le persone sono stanche, traumatizzate, hanno perso tutto”, dice il capo del GSCF. “Possiamo capire perché le persone sono così arrabbiate”.

Il pompiere sottolinea che si tratta di a “un disastro su vasta scala, molto violento, violento come quello che possiamo vedere negli tsunami in Asia o altrove”. “Non credo che nessuno se lo aspettasse”. Spiega quel sollievo “C'erano anche problemi di accesso. Tutte le strade erano bloccate dalle auto. Quindi era anche complicato per i servizi di emergenza riuscire ad arrivare a tutta la popolazione abbastanza velocemente.”

Gentil De Passos stima che il numero provvisorio dei morti sarà “aumentare notevolmente”, in particolare “nel sottosuolo”auto “La gente voleva recuperare le auto quando l’acqua ha cominciato a salire, ma è salita così velocemente che sono rimasti intrappolati”.. “C'è anche tanto fango, metri e metri di fango, continua, quindi ovviamente la cifra aumenterà, è ovvio”.

Il fatto che le aree non siano state ancora salvate lo è “un po' incomprensibile”giudica il pompiere francese. “Quando siamo partiti, arrivavano tanti aiuti da tutta la Spagna”. Ha scoperto che c'era “ancora parcheggi allagati”. Deplora il “poco” risorse impiegate, quindi “che ci sono pompe in Francia o altrove, o anche al GSCF, che erogano 360 metri cubi.” “Quindi ci sarebbe la possibilità di andare un po’ più veloce.” Per Gentil De Passos, “il mezzo” servizi di emergenza in loco “non sono sufficienti nell’immediato futuro”.


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