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ripensando ad un primo anno difficile

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40 anni fa, il 4 novembre 1984, nasceva Canal+, il primo canale privato, criptato e a pagamento in Francia, in un panorama televisivo all'epoca molto ristretto. Canal+ ha avuto degli anni molto prosperi, i famosi “anni di Canal” che hanno rispolverato la televisione francese, ma ce ne siamo un po' dimenticati: il primo anno di Canal+ è stato particolarmente difficile.

Quando Canal+ iniziò a trasmettere, contava solo 180.000 abbonati che pagavano l'equivalente di 40 euro al mese per un'offerta semplice: “cinema e sport”. Lo sport è soprattutto il campionato francese di calcio in diretta, commentato da Michel Denisot e Charles Biétry. Lato cinema, il canale inaugura il “multicast”: il film L'asso degli assi con Belmondo passa quattro volte nella prima settimana.

La stragrande maggioranza del programma è criptato, tranne tra le 19:00 e le 20:30: prima uno spettacolo presentato da Patrick Poivre d'Arvor, poi la “Top 50”, la prima classifica ufficiale delle vendite dei singoli in Francia.

Ma ben presto si sono addensate grosse nubi all'orizzonte: primi problemi tecnici tra il decoder e alcuni televisori, e soprattutto programmi considerati troppo piatti dalla stampa scritta che ha ribattezzato il canale “Canal minus” o “Banal+”. Tre settimane dopo il lancio, un giornale ha pubblicato uno schema elettronico per realizzare il proprio decoder pirata. E poi, nel gennaio 1985, arriva il “colpo di massa” direttamente dall'Eliseo: François Mitterrand annuncia nuovi canali gratuiti! Che senso ha pagare Canal+?

Immediatamente il tasso di abbonamenti è crollato: solo 3.000 alla settimana mentre il canale ne prevedeva 3.000 al giorno! A marzo le cose vanno male, mancano i soldi e probabilmente dovremo licenziare. Viene sollevata la questione della vendita del canale.
Canal+ distribuisce azioni gratuite ai suoi dipendenti per trattenerli, ma alcuni abbandonano la nave, senza aver convinto il pubblico. È il caso di PPDA, che viene sostituito nel “box” serale da colui che diventerà la grande figura di Canal: Michel Denisot, nel suo spettacolo “Zenith”.

Con il bel tempo arriva (finalmente) uno schiarimento: a giugno si rinnova quasi il 90% degli abbonamenti; il pubblico apprezza i programmi di Canal+. Così, nell'umidità dell'estate, la direzione del canale colse l'occasione per mandare in onda alcuni film erotici o addirittura pornografici, e il 31 agosto 1985 a mezzanotte istituì la trasmissione del film X il sabato sera.

All'inizio dell'anno scolastico, Canal+ sferra un duro colpo: Coluche arriva tutte le sere in chiaro con lo spettacolo “un faux”, in cui il comico si traveste regolarmente e fa battute dietro la sua scrivania.

A mezzogiorno, il canale apre una nuova fascia in chiaro nella quale scivolano Philippe Gildas e il suo talk show “Direct”. Il capo del programma Pierre Lescure torna a sorridere: in un anno Canal ha perso 500 milioni di franchi ma ha vinto la sua battaglia contro il fallimento, con 670.000 abbonati alla fine del 1985. L'avventura può continuare. Si conclude quindi l’“Anno 1”, è il momento degli “Anni del Canale”.

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