Se Sandrine Collette e Hélène Gaudy apparivano come outsider e Gaël Faye e Kamel Daoud come favoriti, è stato quest'ultimo a ricevere, lunedì 4 novembre 2024, il più prestigioso premio letterario francofono.
Eletto al primo turno con sei voti (contro i due di Hélène Gaudy, uno di Sandrine Collette e uno di Gaël Faye), Kamel Daoud succede a Jean-Baptiste Andrea, Goncourt 2023 per il suo romanzo Veglia su di lei.
Gaël Faye è stato anche premiato, lo stesso giorno, con il premio Renaudot per il suo secondo romanzo Jacarandasulla ricostruzione del Ruanda dopo il genocidio del 1994.
Un romanzo più che preferito
L'Accademia Goncourt, che – dal ristorante parigino Drouant, come vuole la tradizione – ha incoronato ufficialmente lo scrittore franco-algerino, non desta davvero una sorpresa poiché il letterato Landerneau, se dobbiamo credere a Le Figaro, predisse da diversi giorni l'incoronazione diOre (Edizioni Gallimard).
Anche Marceline Bodier, blogger e collaboratrice del gruppo 20 Minutes Books, aveva detto di questo romanzo che evoca le recenti “ferite” dell'Algeria (durante la guerra civile che l'ha dilaniata, dal 1992 al 2002) che riparava “lo schiaffo nel di fronte alle leggi di amnistia che permettevano ai carnefici di vivere impunemente tra le loro 200mila vittime”.
Un'altra ricompensa…
Il libro, che ha già ricevuto il Premio dei lettori Landerneau 2024 e il Premio Transfuge per il miglior romanzo francese, è stato anche nelle selezioni per il Premio Interallié e il Grand Prix du roman dell'Académie française. Ed è anche tra i finalisti del premio Renaudot.
Il nostro dossier “Prix Goncourt”.
Oltre alla vera fama nazionale e, in misura minore, all'estero, l'ottenimento del premio Goncourt permette di vincere un assegno da dieci euro (simbolico), ma promette al vincitore una vendita di centinaia di migliaia di copie.
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