Quasi un anno fa, Le Revers de la Medaglia, un collettivo formato da un centinaio di associazioni di solidarietà (Secours catholique, ATD Quart Monde, ecc.), invitava le autorità pubbliche a garantire che i Giochi Olimpici e Paralimpici (JOP ) di Parigi 2024 non gravano sui più precari e lasciano un'eredità sociale positiva.
Il suo rapporto finale, pubblicato lunedì 4 novembre, traccia una triste valutazione: “Tutti i dati sul campo che abbiamo raccolto dimostrano che lo Stato francese non è stato all’altezza del compito”orchestratore “una profonda pulizia sociale” e invio “forti segnali antidemocratici”.
IL “piccole vittorie” ottenuti costituiscono soprattutto, secondo gli autori, «lavaggio sociale». I 256 posti di accoglienza creati per i “grande emarginati”? “Sono luoghi dignitosi e sostenibili, che dimostrano quello che lo Stato è capace di fare, ma è ben poco considerando le necessità: erano state individuate 3.500 persone in strada durante la Notte della Solidarietà [en février, à Paris] »la critica Aurélia Huot, vicedirettrice della divisione accesso al diritto e alla giustizia del fondo di dotazione Barreau de Paris Solidarité.
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I numerosi sgomberi dai campi accompagnati dai ricoveri organizzati dalla prefettura a metà luglio, poco prima dei Giochi? La prefettura dell'Ile-de-France ha quindi indicato al Mondo approfittare del calo degli arrivi di esuli per rendere disponibili i posti a loro riservati. Una spiegazione che Paul Alauzy, coordinatore del monitoraggio sanitario di Medici del Mondo e portavoce del collettivo Le Revers de la Medaglia, contesta: “Sono passati mesi dall’ultima volta che quasi nessuno è stato indirizzato verso questi luoghi. Come se, nonostante le necessità, i servizi dello Stato li avessero tenuti vuoti, per poterli utilizzare durante il JOP. »
“Politica di invisibilizzazione”
Durante i Giochi stessi, ha detto, “non era visibile alcun grande raggruppamento di tende e le pattuglie della polizia hanno impedito alle persone di ristabilirsi nei campeggi”. Ce “pulizia sociale”che il collettivo descrive da diversi mesi, è confermata dal conteggio non esaustivo effettuato dall'Osservatorio delle espulsioni da spazi abitativi informali: tra la fine di aprile 2023 e la fine di settembre 2024, si sono registrate 260 espulsioni di squat, baraccopoli e campi, con un incremento del 60% rispetto allo stesso periodo di due anni prima. Hanno colpito 19.526 persone, con un incremento del 33%, di cui almeno 4.550 minori, il triplo rispetto al 2021-2022.
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