I nuovi ragazzi del rock. Nel 2004 abbiamo pubblicato un imponente articolo sui giovani appassionati del grande suono della chitarra e sui loro gruppi preferiti. Tra questi abbiamo citato Korn, Placebo, Muse, Pleymo e ovviamente Linkin Park. Gli adolescenti di allora sono diventati adulti già nostalgici. Erano in parecchi questa domenica sera ad assistere al miracoloso ritorno del gruppo americano che credevamo definitivamente sepolto dopo il suicidio del suo cantante urlatore Chester Bennington nel 2017 all'età di 41 anni. Destino tragico per questo artista troppo spesso coinvolto nelle sue dipendenze. Vincolati e forzati, i Linkin Park non potevano sopravvivere a priori al suo cantante.
Eppure, qualche settimana fa, i musicisti hanno annunciato il loro ritorno con… una cantante urlante questa volta: Emily Armstrong che già dava voce e urla tra gli oscuri Dead Sara. In programma: un nuovo album – “From Zero” atteso il 15 novembre – e soprattutto un nuovo tour che si è svolto questa domenica sera nell'immensa Arena La Défense di Parigi – quasi 40.000 persone – riempite in pochi minuti. Prova che questo ritorno va ben oltre l'effetto della curiosità ma somiglia a una vera e propria mania generazionale come sono state nel tempo le riformazioni di The Police, Telephone e presto Oasis.
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