Tra una settimana, domenica 10 novembre, inizierà a Les Sables-d'Olonne la decima edizione della Vendée Globe, creata nel 1989. Ma nel corso degli anni, l'interesse dei francesi per questa corsa intorno al mondo sembra in crescita, come dimostra un'indagine condotta da Odoxa per Winamax e RTL.
Durante le edizioni 2016 e 2020 il 47 e il 48% di loro hanno dichiarato di voler seguire la corsa. A pochi giorni dall'inizio dell'edizione 2024 sono solo il 35%, ovvero 12 e 13 punti in meno rispetto al 2016 e al 2020. Nel dettaglio, il 5% dei francesi prevede di seguire la corsa quotidianamente, il 15% a almeno una volta alla settimana e il 15% meno spesso.
Unico ex vincitore presente per questa edizione, Yannick Bestaven è quello che ha lasciato meno impressione sui francesi dell'intera classifica (3%). È molto davanti a Michel Desjoyeaux (24%), unico doppio vincitore, Armel Le Cléac'h (19%), Titouan Lamazou (16%) e François Gabart (13%).
La maggioranza dei francesi (58%) ritiene tuttavia che la Vendée Globe sia la regata velica più difficile del mondo. Per partecipare bisogna quindi riunire un certo numero di qualità che i francesi riconoscono ampiamente, e ancora tanto rispetto al 2020, a questi velisti: avventurieri (89%), coraggiosi (89%) senza essere pazzi (49%). Sul piano umano, i francesi apprezzano la simpatia dei velisti del Vendée Globe (83%) e il 62% ne elogia la modestia.
Per questa edizione, la classifica dei favoriti dei francesi che intendono seguire la corsa è molto serrata: Jérémie Beyou (17%) precede di poco Sam Davies (16%), Charlie Dalin (15%), Yannick Bestaven ( 13%), Louis Burton (9%), Yoann Richomme (7%), Damien Séguin (6%) o Thomas Ruyant (5%).
Ma se l'interesse per la regata reale sembra diminuire, non è il caso del Vendée Globe virtuale che vi offre l'opportunità di guidare la vostra barca intorno al mondo comodamente dal vostro divano attraverso depressioni e anticicloni. Il 7% dei francesi ha già partecipato a questo tipo di giochi per una regata velica e il 7% prevede di farlo quest'anno. Vale a dire che quasi 3,5 milioni di persone sono potenziali marinai virtuali.
Questi giochi piacciono di più ai giovani (il 15% degli under 35) e potrebbero quindi permettere alla corsa vera e propria di attrarre questo nuovo pubblico e quindi offrire nuove prospettive per una corsa che attira soprattutto i più anziani e quindi il rating crolla nel corso delle edizioni.
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