Prima del successo in casa del Reims (1-2), sabato scorso, il primo fuori casa in questa stagione, lo Stade Brestois era il club della Ligue 1 con il maggior divario tra i punti conquistati in casa e quelli raccolti in trasferta . Una statistica che, più in generale, illustra la solidità del club del Finistère in patria dall'arrivo di Éric Roy, nel gennaio 2023. In 33 partite di campionato giocate nella tana del Le Blé in questo periodo, gli uomini di “King Éric” sono stati picchiati solo sei volte. E solo da grandi squadre (due volte Parigi e Monaco, Rennes e Marsiglia).
“Il grano, una piccola fortezza”
Nell'anno solare in corso, il Brest è addirittura la seconda squadra più efficace della Ligue 1 in casa. Con 26 punti conquistati dal 1° gennaio, sono alla pari del Monaco, davanti al PSG, campione di Francia in carica (23), e sono davanti solo al Lille (27). “Le Blé è una piccola fortezza”, riassume il centrocampista Hugo Magnetti, al club dal 2017, per il quale “è sempre speciale che altre squadre vengano a giocare qui perché è uno stadio un po’ atipico”. I tifosi sono vicini al campo, può essere destabilizzante. Questo crea un’osmosi che ci permette di aumentare l’intensità e contrastare gli avversari”.
Il pubblico, un ruolo a sé stante
In una sede con uno dei più alti tassi di occupazione della Ligue 1 (96,2%), dove le partite esaurite sono diventate un fatto normale, i residenti di Brest possono contare anche su tifosi “che ci sostengono sia che vinciamo sia che perdiamo”, continua Magnetti. Se sottolinea anche il contributo del pubblico “nella buona e nella cattiva sorte”, come ha potuto sperimentare al suo arrivo, Éric Roy ricorda l'importanza di iniziare bene una partita, cosa che fanno i suoi giocatori. “Quando partiamo bene è più probabile che portiamo con noi il pubblico, che abbiamo questo fervore, e in particolare qui al Blé, uno stadio piccolo con un pubblico molto vicino al campo”. Con il 51,5% di vittorie, il 30,3% di pareggi e solo il 18,2% di sconfitte in campionato al Francis-Le Blé dal suo arrivo, il suo record parla da solo.
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