In un comunicato stampa, il Presidente della Repubblica lo ha ribadito 1È Novembre il suo desiderio di “guardare la storia della colonizzazione e della guerra d'Algeria nella sua verità, con l'obiettivo di giungere alla costituzione di una memoria pacifica e condivisa”.
Se l’Algeria non invierà segnali in cambio, Emmanuel Macron intende continuare a conciliare le storie su entrambe le sponde del Mediterraneo. Esattamente 70 anni dopo l'inizio dell'insurrezione che scatenò la guerra d'indipendenza, il Presidente della Repubblica ha riconosciuto, lo scorso 1° novembre, in un comunicato stampa che Larbi Ben Ben M'hidi, “uno dei sei leader del FLN (Fronte di Liberazione Nazionale, ndr)» a capo della rivolta armata, “fu assassinato dai soldati francesi posti sotto il comando del generale Aussaresses” nel marzo 1957. Strada da percorrere per il capo dello Stato “l’opera della verità e del riconoscimento” fidanzato dal 2017 e “guardare la storia della colonizzazione e della guerra d’Algeria nella sua verità, con l’obiettivo di arrivare alla creazione di una memoria pacifica e condivisa”..
Affermando che il “repressione” francese “è stato accompagnato dall’instaurazione di un sistema esterno alla società dei diritti umani e dei cittadini”la presidenza denuncia l'arresto di “moltissime persone, innocenti o colpevoli”, compreso Larbi Ben M'hidi nel febbraio 1957. Prima di mettere in discussione il resoconto delle autorità dell'epoca su questo caso particolare: “Ufficialmente, (il) ha tentato il suicidio in segreto dalle sue guardie. (Et) è morto durante il trasferimento in ospedale”. Una versione di sempre di più “contestato” fino ad essere invalidato dallo stesso generale Aussaresses, il quale “confessato” il suo assassinio all'inizio degli anni 2000.
“L’opera della verità storica continuerà”
Mentre il Presidente della Repubblica ha offeso Algeri riconoscendo anche questa settimana la sovranità di Rabat sul Sahara Occidentale, l’Eliseo ha ricordato questo venerdì che il “Il lavoro sulla verità storica continuerà”. E per concludere, guardando al futuro: “È anche pensando alle generazioni future che il Capo dello Stato si assume il dovere di cercare, ancora e ancora, modi per conciliare le memorie tra i due Paesi”.
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