Ieri mattina, per curiosità, siamo andati sul sito del Como calcio per provare a vedere qual era la disponibilità a livello di biglietti per la partita contro la Lazio. Gara di cartello, certo: però turno infrasettimanale, a cavallo di un weekend lungo di vacanza: praticamente, per la Lega calcio di Serie A, il babau, con annesso crollo di spettatori televisivi (piccolo inciso: Milan-Napoli, offerta in chiaro a un massimo di 2.000.000 di spettatori non abbonati, ne ha fatti circa 1.800.000, clienti di DAZN paganti compresi). Pensavamo, di conseguenza, a un’ampia possibilità di scelta. Niente coda virtuale sul sito dell’agenzia che gestisce i biglietti d’ingresso, infatti: tutto come previsto… mica tanto.
Risultato della ricerca: un solo biglietto disponibile, in tribuna est scoperta, ma con la possibilità di acquistare il prepartita a Villa Carminati Resta. Di cosa si tratta? La location, vicina allo Stadio Sinigaglia, situata in una delle zone più belle della città lariana, apre normalmente un paio d’ore prima del calcio d’inizio: l’esperienza prevede cibo gourmet, con un buffet ispirato alla cucina tipica della zona dalla quale proviene la squadra ospite e, ovviamente, una selezione di bevande e vini pregiati, e può essere acquistata anche da chi è già in possesso di biglietto o abbonamento. Va detto: non si tratta di qualcosa a buon mercato (siamo nell’ordine del centinaio di franchi di spesa), ed è a disponibilità limitata. Ma, del resto, sono le caratteristiche di ogni evento che vuole essere esclusivo; e, in zona, di offerte turistiche di questa natura ce ne sono moltissime, visto il target dei visitatori che sbarca da queste parti. In ogni caso, mai visto qualcosa di simile altrove.
Ovviamente, nonostante esista questa possibilità, anche nel pur vetusto stadio esiste la lounge dedicata agli ospiti della tribuna d’onore: non molto grande, sicuramente non al livello di quelle che siamo abituati a vedere alle nostre latitudini come dimensioni. Più piccola anche di quella di San Siro per dire; ma, a suo modo, elegante, e con un buffet di ottimo livello, sia come quantità che come varietà di offerta. Altro particolare che raramente abbiamo trovato in uno stadio: la rivista per gli spettatori, forse più simile a quelle che vengono distribuite sugli aerei rispetto a ciò che si vede, normalmente, ai cancelli di un impianto sportivo. Scritta in italiano e in inglese, con un’impaginazione più da settimanale per edicole che da fanzine, non tratta solo di argomenti legati al calcio: stasera, per esempio, abbiamo potuto leggere un articolo dedicato a Ugo Foscolo e al suo rapporto con questi luoghi, oltre a un pezzo storico sulle origini del club e del Sinigaglia (scritto originariamente in inglese e poi tradotto), corredato da diverse foto d’epoca, e a un bel servizio sui rapporti tra il Lario e il cinema hollywoodiano. Poco calcio (forse qualche pagina in più sulla partita e sugli aspetti sportivi ci starebbe: ma si tratta, evidentemente, di una scelta editoriale precisa), e tanta promozione del territorio. Anche gli sponsor hanno ovviamente lo spazio, ma senza essere troppo invadenti. Altra iniziativa simpatica: il drink offerto dal club nei bar convenzionati che trasmettono la partita in diretta televisiva, in caso di vittoria degli azzurri.
Il 31 ottobre, come sappiamo, era la notte delle streghe: nella speranza (vana) di farle vedere agli avversari sul campo, il club ha organizzato un piccolo angolo per bambini (e genitori…) dove travestirsi, truccarsi e farsi fare una foto digitale, da trasferire nella galleria fotografica del proprio telefono. E, vista la circostanza, anche un piccolo concerto di una giovane artista italiana offerto prima della partita, per ingannare l’attesa dei tanti spettatori presenti. Insomma, Como si caratterizza sempre di più come un luogo dove non si vende solo una partita di calcio. Che dire: Lugano, tra un paio d’anni tocca a te.
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