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Vasco Matos: «Non potevamo spaventare quello che volevamo»

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Vasco Matos, allenatore del Santa Clara, in conferenza stampa all’Estádio da Luz, dopo la sconfitta contro il Benfica (0-3), nei quarti di finale di Coppa di Lega:

– Penso che abbiamo fatto un buon primo tempo, abbiamo annullato strategicamente il Benfica. Era la nostra preparazione alla partita. Fino al 70′ abbiamo giocato una grande partita, poi il Benfica è riuscito a segnare in transizione e la partita è stata un po’ diversa, ma questo non cancella assolutamente quello che ha fatto la squadra.

Il Santa Clara aveva poche opportunità, avrebbero potuto correre un po’ più di rischio?

– Sappiamo che non è facile, il Benfica ha una grande squadra. Non potevamo spaventare ciò che volevamo. Noi staff tecnico abbiamo deciso che dovevamo utilizzare i giocatori meno utilizzati nel campionato. Sapevamo che non avremmo avuto le caratteristiche di alcuni giocatori, ma non abbiamo mollato nel gruppo, nella nostra squadra. Ci è mancata un po’ di vitalità, ma non abbiamo rinunciato allo spirito di unità. A livello di organizzazione strategica siamo stati perfetti, fino al 70′ non ricordo un’occasione del Benfica. Non rinuncio alla forza del nostro gruppo. Non siamo undici giocatori, siamo molto di più. Abbiamo un’identità molto forte, oggi abbiamo perso alcune cose, ma alla fine vinceremo.

Ha apportato otto modifiche per questo gioco. Cosa cercavi con così tanti cambiamenti nella squadra?

– Cosa ho cercato? Dobbiamo gestire il gruppo, tutti vogliono contribuire al nostro grande obiettivo che è il campionato, ma come hanno lavorato, come hanno sofferto è quello che bisogna fare, hanno dato una grande risposta, come avevano fatto a Gondomar . È un segnale di avvertimento per tutti, nessuno può dormire, dobbiamo essere tutti connessi, non possiamo renderlo facile, dobbiamo essere tutti nervosi, se ci addormentiamo… La squadra mi ha reso molto orgoglioso.

L’occasione di Gabriel, la partita avrebbe potuto essere diversa? Ti aspettavi così pochi cambiamenti dal Benfica?

– Non mi concentro troppo sulla squadra avversaria. Non è cambiato molto, è un dato di fatto, ci rende anche orgogliosi, sanno che il Santa Clara è una buona squadra, ma le dinamiche ci sono. La partita avrebbe potuto essere diversa. È un’occasione chiara, mancavano 20 minuti alla fine della partita. Poco dopo fu segnato il primo gol del Benfica. Molti di questi giocatori stanno debuttando su questi palcoscenici. Oggi debuttiamo qui con un giocatore Under 23. Questo ci rende orgogliosi. Dobbiamo sfruttare questi momenti per crescere. Dall’altra parte abbiamo giocatori che valgono milioni e che in un momento chiave decidono una partita. Dobbiamo saper crescere.

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