Dopo la diffusione sui media dei risultati parziali dell'autopsia di Lina, secondo i quali sarebbe morta per asfissia, la procura di Strasburgo ha precisato che in questa fase è prematuro trarre conclusioni sulle cause della morte dell'adolescente, poiché gli esami forensi continuano.
Questo venerdì 25 ottobre 2024, Lina, un'adolescente che avrebbe dovuto festeggiare il suo 16esimo compleanno lo scorso agosto, è stata sepolta vicino a Strasburgo, nella più stretta privacy familiare.
Trovato morto nove giorni fa
È stata trovata morta quasi dieci giorni fa a 500 km da Plaine (Basso Reno), dove viveva e dove l'adolescente era scomparsa nel settembre 2023.
Questo 24 ottobre 2024, il giorno prima del suo funerale, sono stati rivelati alla stampa i risultati parziali dell'autopsia di Lina che suggerivano asfissia.
Morte per asfissia: “è prematura” e “infondata”
In serata, gli avvocati della famiglia (i genitori di Lina e la nonna) si sono detti “sconvolti” da queste rivelazioni a Ultime Notizie dall'Alsazia. “Non ci sono prove a sostegno dell’ipotesi dell’uso di un sacchetto di plastica”. E indicano che dopo l'autopsia effettuata il 19 ottobre, “i gip hanno disposto una serie di ulteriori accertamenti medico-legali, i cui referti sono attesi entro due-tre mesi”.
Ulteriori competenze in corso
Questo venerdì è stato il pubblico ministero di Strasburgo, Alexandre Chevrier, a reagire in un comunicato stampa: “Tali informazioni non si basano su alcun elemento del dossier e devono quindi essere considerate infondate. E continua: “È stato trasmesso anche in spregio alla legge penale e al rispetto dovuto alla famiglia. Le valutazioni medico-legali stanno proseguendo e qualsiasi conclusione sulle cause della morte è prematura in questa fase”.
Nessuna comunicazione ufficiale prima dei risultati finali
Tutto si basa sui risultati dell'autopsia e sulle valutazioni degli esperti, con il retroscena, ovviamente la speranza per la famiglia ma anche per gli inquirenti, di sapere come è morta l'adolescente.
È stata aggredita sessualmente? È morta nelle ore o nei giorni successivi alla sua scomparsa? Come sono finiti il suo DNA e i suoi effetti personali nella Ford Puma guidata da Samuel Gonin, il principale sospettato del caso Lina, suicidatosi a luglio? Tante le zone grigie da risolvere.
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