In “Baci rubati”, l’eroe di Truffaut, Antoine Doinel, scrive compulsivamente agli eletti del suo cuore, anche usando una volta un pneumatico. Un cosa?
Di Marion Michel
Pubblicato il 21 ottobre 2024 alle 19:00
«Pneu-ma-tico”, recita la voce fuori campo di Antoine Doinel Baci rubati. Quasi documentaristica la sequenza che segue, in cui la macchina da presa di François Truffaut segue passo dopo passo la lettera d’amore e di dimissioni del suo eroe, destinata a Madame Tabard: “Sono un impostore oltre ciò che puoi immaginare. Ho sognato per un momento che i sentimenti tra noi esistessero, ma moriranno della stessa impossibilità di Félix de Vandenesse e Madame de Mortdessus in Il giglio della valle. Addio. »
Messa in un tubo, la missiva si tuffa nella rete pneumatica parigina e precipita sotto terra, spinta nei tubi che attraversano i canali fognari della città. La “pneumatica” fa molta strada: rue Lepic, place de Clichy, incrocio di rue Laffitte e rue Saint-Lazare, rue de la Boétie, rue Richelieu, avenue des Champs-Élysées, rue de la Paix, incrocio di rue de Rivoli e avenue de l’Opéra. Sulla mappa è più che sufficiente collegare l’appartamento di Antoine Doinel, situato vicino al Sacré-Cœur, alla casa Tabard, situata al 88 di rue de Courcelles, nel vicino 17° arrondissement. Ma l’amore prende molte deviazioni…
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“Baci rubati” per la felicità sbiadita, un grande Truffaut
E Truffaut, documentando coscienziosamente questo viaggio del “piccolo azzurro”, illustra l’impossibilità di un amore tra Antoine (Jean-Pierre Léaud), romantico fino a impazzire, e Fabienne Tabard (Delphine Seyrig), “l’apparenza” . La distanza è sociale – il pneumatico sfreccia per strade sempre più chic – ed emotiva – il viaggio è tortuoso, una situazione che porterà inevitabilmente a un vicolo cieco.
Antoine Doinel non è il suo primo tentativo: “Diciannove lettere alla settimana!” » Christine lo rimprovera al suo ritorno dal servizio militare. E quando non si tratta di corrispondenza epistolare, un altro mezzo di comunicazione si frappone sempre tra lui e la donna desiderata, che si tratti del telefono, della televisione o anche degli appunti scarabocchiati su piccoli pezzi di carta a colazione. Questa volta, però, tutta la sua modestia viene stravolta: di primo mattino, è Madame Tabard che, invece di portare la penna, si presenta in carne e ossa alla porta del giovane Antoine. Ah, il potere delle gomme…
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