DayFR Italian

la nostra selezione musicale della settimana

-

Non aveva festeggiato i trent’anni di carriera iniziata nel 1991, anno di uscita Disco sordo. Così, quando l’Orchestra da Camera di Ginevra (37 musicisti) ha chiesto a Dominique A di suonare insieme per alcuni concerti, ha colto al volo l’occasione. Questo era il disco da masterizzare per una retrospettiva. Non capita tutti i giorni di rivisitare il proprio repertorio sinfonico.
Clicca qui per scoprire la nostra offerta di abbonamento in collaborazione con Qobuz

Soprattutto perché Dominique A sapeva di potersi circondare bene per questo progetto, con il duo complice formato dall’arrangiatore David Euverte e dal regista Yann Arnaud. “David è appassionato di orchestrazione. Mi piacciono le sue idee anche se a volte sono un po’ folli. Ma la salvaguardia è Yann. Dovevamo inventare qualcosa di un po’ originale senza allontanarci troppo dalla canzone stessa. »

Gli svizzeri hanno appena chiesto la presenza delle canzoni emblematiche di Nantais. Il che ci regala una magnifica versione, aerea e molto orchestrata, del Ventidue bar. Il coraggio degli uccelli – che ha versioni conosciute – assume accenti drammatici. Addio amore mio è più delicato che mai.

Ancora più piacere per l’ascoltatore

Più in generale, ci rendiamo conto che Dominique A ha scelto, per queste versioni sinfoniche, titoli molto narrativi, che danno foraggio all’estro dell’arrangiatore e dei musicisti. E ancora più piacere per l’ascoltatore…

Un piacere completato, invece, dal secondo disco del progetto, in un trio voce-piano-contrabbasso e un po’ di chitarra… “Mi piace l’idea del dittico e mi è piaciuto molto essere, a tratti, in voce-piano. Ma è stata l’idea del trio ad apparire. Lì sono ancora più interprete. E poi ci ha permesso di andare in tournée per supportare questa uscita. »

Un secondo disco necessariamente più pacato, raffinato, dove il canto ha più spazio, più sfumature, dove si risale molto indietro nel suo repertorio, fino a Canzone della città silenziosa (1991…), morbido e luminoso.

Tre novità di particolare successo

Dominique A ha inserito tre nuove uscite di particolare successo. “ Anche se non sono triste/appena canto diventa sinistro/Tutti i giardini vanno in inverno/Tutti i palazzi crollano sotto la polvere », canta in uno di essi, Camicia floreale…Più bello che triste, ovviamente.

E ne siamo toccati Umanitàdove un padre si chiede come continuare ad amare suo figlio che ha adottato valori totalmente opposti ai suoi: “ Tutto è arrivato all’improvviso/Immagini di questa sfilata/I tuoi occhi febbrili, la tua mano alzata/L’infanzia annegata nell’acqua sporca. »

Quasi due ore con Dominique A, lato A lato B, è come un libro illustrato che racconta trent’anni di vita condivisi attraverso la grazia delle parole su argomenti spesso forti, appassionati, emozionanti.

Alcune luciCinq7/Wagram, 28 titoli, 1h57.

La scoperta: Ella Raphael

Gente. Per chi ama le voci che scaldano l’anima e deragliano un po’, come quelle di Karen Dalton o Dana Gavanski. Per chi ama le canzoni in una forma falsamente classica, con piccoli disturbi che le portano altrove. Per chi ama i cantanti che spaziano dagli arrangiamenti country alle fantasie tropicalia. O combinando chitarra folk e archi sontuosi nella traccia del titolo del programma Confessione Pazzo a volte (A volte pazzo). O addirittura accontentarsi solo della chitarra e della sua voce (raddoppiata nella seconda parte) su un brano altrettanto commovente Buoni occhi. Per tutti loro, la scoperta del primo album di Ella Raphael sarà fonte di felicità prolungata e duratura. Lo sappiamo perché abbiamo avuto il privilegio di convivere con queste canzoni ormai da diversi mesi. Il britannico ha vissuto in Australia, ha studiato musica negli Stati Uniti e in Spagna. Questo primo album decisamente senza tempo, dai contorni sognanti ma non certo privi di sostanza, profondo e talvolta malizioso, ha l’unico difetto di essere un po’ troppo breve. (Filippe Riccardo)

Ella Raffaello, Pazzo a volteFuoco, 9 titoli, 26 min. Fuoco

La conferma: Porridge Radio

Roccia. A Porridge Radio ci piacciono i titoli lunghi. Il terzo album della band di Brighton si intitolava Acquascivolo, trampolino, scala verso il cielo. Due anni dopo, parliamo ancora del cielo con (prendiamo un respiro) Le nuvole nel cielo saranno sempre lì per me. Porridge Radio è soprattutto Dana Margolin, poco più che trentenne, con una voce cruda e una forte personalità. Dà una dimensione viscerale alle sue composizioni che evocano sfacciatamente i suoi tormenti di giovane donna, tra crepacuore ed esaurimento artistico. Dana Margolin ha iniziato a scrivere le sue canzoni in forma di poesia perché “in una poesia non possiamo nasconderci”. Né cerca di nascondersi nelle sue canzoni, che sono spesso nervose, a volte languide ma che emozionano sempre. Porridge Radio emana un’intensità rara, che cattura l’orecchio. Dana Margolin non finge, vive ciò che canta, canta ciò che vive. Sarà possibile vederlo, tra l’altro, sul palco dell’Hydrophone, a Lorient, il 2 novembre, durante il festival Indisciplinés. (Philippe Mathé)

Radio del porridge, Le nuvole nel cielo saranno sempre lì per me, Secretly Canadian/Modulor  11 titoli, 40 min,

La rivelazione: Claude

Pop. Claude, riconoscibile dai suoi occhiali rotondi e dai baffi, ha iniziato questo album nel gennaio 2023, mentre era ancora studente in un’importante business school. Ora interamente concentrato sulla musica, questo artista 26enne si presenta in questo primo album con testi intimi che affrontano la solitudine così come la famiglia o i primi rapporti sessuali. La perdita di controllo continua a ripresentarsi. “Ho paura”, ripete nel singolo Aggiunta. “Sull’orlo di una crisi di nervi”, canta in In extremis, che dà il titolo all’album. Il tutto basato su un pop molto moderno e ritmato, venato di influenze elettroniche o addirittura techno. Nella musica, una traccia di Zaho de Sagazan (il cui album è stato coprodotto dallo stesso arrangiatore e compositore, Alexis Delong). Nella voce e nella dizione un tocco di Eddy de Pretto (per il quale ha aperto). D’ora in poi Claude tornerà sul palco, accompagnato da due musicisti. Il suo tour include Rennes il 25 ottobre, Caen l’8 novembre e Le Mans il 21 novembre. (Paolo Graziano)

Claudio, IN ESTREMOMicroqlima 13 titoli, 47 min

La scoperta (ripeti): Jett Holden

Roccia/anima. Questo primo album di Jett Holden si chiama the Fenicee per una buona ragione. Il cantante aveva abbandonato ogni idea di carriera in chiave country, semplicemente nella musica. E un titolo lo ha rimesso in sella, questo è tutto Tassidermia che apre il disco. Questa canzone ha attirato l’attenzione di Holly G. fondatrice di un’etichetta che supporta artisti country neri. Se i pezzi tendono naturalmente al buon vecchio Southern Rock con chitarre elettriche, la voce di Jett Holden, ringhiante e morbida, a volte naviga su lidi soul, blues o addirittura pop. Negromante è un titolo potente e ben strutturato. La cantante ha invitato Cassadee Pop, per il lato pop, Emily Scott Robinson per il tocco country, oltre a solidi rocker del sud come John Osborne. Jett canta della difficoltà di amare e degli sguardi sulla sua schiena, lui il cantante nero e omosessuale che vive nel Tennessee. Nonostante un po’ di debolezza nella parte centrale dell’album, il tutto è coerente e piacevole da ascoltare. Una voce da seguire. (Jean-Marc Pinson.)

Jett Holden, La Fenice Black Opry Records 10 titoli, 38 min

Related News :