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Omaggi a Dominique Bernard e Samuel Paty: “119 incidenti” registrati, indica Anne Genetet su TF1

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Anne Genetet è stata ospite di Adrien Gindre questo giovedì mattina.

In “Bonjour! La matinale TF1”, il Ministro dell’Istruzione Nazionale ha annunciato che lunedì scorso sono avvenuti 119 incidenti durante gli omaggi ai professori Dominique Bernard e Samuel Paty.

Ha inoltre dettagliato le sanzioni previste dopo questi fatti.

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L’assassinio di Samuel Paty, professore di storia

Un minuto di silenzio in tutte le scuole medie e superiori della Francia. È quanto è stato organizzato lunedì 14 ottobre in Francia, quattro anni dopo la morte di Samuel Paty, professore di storia e geografia in un collegio di Conflans-Sainte-Honorine (Yvelines), ucciso per aver mostrato ai suoi genitori le caricature del profeta Maometto studenti, e un anno dopo la morte di Dominique Bernard, un insegnante di francese accoltellato ad Arras (Pas-de-Calais) da un ex studente islamista radicalizzato.

Ospite di Adrien Gindre in “Bonjour! La matinale TF1”, Anne Genetet, Ministro dell’Istruzione Nazionale, ha annunciato che “119 incidenti” era stato registrato mercoledì dai suoi servizi durante questi tributi. Un rapporto provvisorio ha mostrato 78 incidenti.

Nel 2023 in questa occasione si erano registrati più di 280 incidenti. “Ognuno di questi episodi comporterà una sanzione disciplinare e per i casi più gravi ci sarà una denuncia al Pubblico Ministero”, ha garantito il ministro sulla nostra antenna. “È molto importante, non possiamo lasciare questi attacchi al momento contemplativo che è molto importante”ha aggiunto.

“Dalle semplici critiche ai commenti inaccettabili”

Qual è la natura degli incidenti? “Si va dal semplice rimprovero (…) a commenti, comportamenti inaccettabili, con commenti che sono una sorta di apologia del terrorismo, è inaccettabile, è illegale”, ha commentato Anne Genetet.

Per alcuni studenti la sanzione potrebbe essere l’esclusione, che sarà decisa dai consigli di disciplina nei prossimi giorni.

Che dire degli attacchi alla laicità nell’ambiente scolastico?

Interrogato da Adrien Gindre sugli attacchi alla laicità nell’ambiente educativo, il ministro cita anche a “miglioramento perché sono state messe in atto un certo numero di misure”.

“All’inizio dell’anno scolastico, nel settembre 2024, l’uso di simboli religiosi vistosi era diminuito drasticamente. Si contavano un centinaio di casi rispetto agli oltre 800 dell’anno scorso. Anche questo è il risultato del divieto di indossare l’abaya il qamis che fu una buona cosa, una buona decisione di Gabriel Attal, allora ministro dell’Istruzione nazionale”ha salutato il ministro.

Questo ha sottolineato “altri attacchi alla laicità” come il “sfide didattiche che potrebbero progredire leggermente”. “Non lo accetterei.” ha assicurato.

E per concludere:“Dobbiamo tutti sostenere i nostri docenti che con determinazione e impegno difendono la laicità, difendono la libertà di espressione, difendono i valori della Repubblica”.


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