In onda questa domenica 13 ottobre 2024 alle 21:10 su France 2. Kompromat trascina Gilles Lellouche, suo malgrado, in una spirale terribile. Un inseguimento avvincente ispirato a una storia vera e non privo di sostanza.
“Questo film e questi personaggi sono liberamente ispirati a fatti realmente accaduti”. Il testo della scheda introduttiva Kompromat – questa pratica volta a distruggere la reputazione di una personalità diffondendo documenti compromettenti fabbricati dai servizi segreti russi (FSB) – è estremamente importante. Sì, trae a grandi linee il suo scenario dalla drammatica storia di Yoann Barbereau, direttore dell’Alliance Française di Irkutsk (Siberia) ingiustamente accusato di pedofilia. Arrestato nel 2015 davanti alla figlia e alla moglie, è stato imprigionato, torturato, internato, poi posto agli arresti domiciliari. Pesantemente condannato, scelse di fuggire dal Paese per raggiungere da solo la Francia.
Jérôme Salle, regista specializzato in thriller
Specialista del genere, Jérôme Salle, regista anche diAntonio Zimmer et Largo Verricellotuttavia, prende le distanze dalla realtà per costruire un thriller avvincente. Qui, niente Yoann Barbereau, l’eroe viene ribattezzato Mathieu Roussel. Pochi minuti e gli ingranaggi terribili di Kompromatin onda domenica 13 ottobre 2024 alle 21:10 su France 2, inizia. Come il protagonista, lo spettatore rimane senza fiato. L’abbraccio attorno a quest’uomo solo non si allenta mai del tutto, anzi cresce in un crescendo man mano che la morsa russa si stringe. La prima parte del film e i suoi numerosi flashback forniscono il contesto e tracciano efficacemente i contorni della complicata vita personale di Mathieu Roussel. Il secondo assume l’aspetto del classico Il fuggitivo.
Mathieu Roussel, alias Gilles Lellouche, nel mezzo di un divario culturale Kompromat
In uno stile diverso da quello di Harrison Ford, Gilles Lellouche brilla nei panni di questo Mr. Everyman coinvolto in questa formidabile macchinazione. La sua adorabile relazione con Svetlana, ex professoressa dell’Alliance Française interpretata dalla talentuosa Joanna Kulig, dona profondità al protagonista. I numerosi e attenti personaggi secondari raccontano la storia di una Russia ferita e fratturata dalle sue istituzioni e dalla sua politica. E soprattutto un Paese con un divario culturale con la Francia, che Mathieu Roussel ha proprio il compito di promuovere. In una scena intensa, l’eroe inizia quindi un elenco di ragioni per questo kompromat: “perché non mi piace la caccia, perché mi piace guardare gli spettacoli in cui due uomini si baciano, […] perché odiano quello che sono”. Senza sapere veramente perché.
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