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Pogacar “vuole solo vivere il momento”

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Tadej Pogacar “voleva solo vivere il momento” in cui è andato in vacanza con un’altra schiacciante vittoria al Giro di Lombardia, senza pensare al segno che lascerà nella storia, anche se ha dominato questa stagione come raramente un corridore ha fatto.

“Storia, lo vedremo dopo la mia carriera”, ha insistito lo sloveno dopo aver vinto per il quarto anno consecutivo l’ultimo Monumento dell’anno sabato a Como.

DOMANDA: A cosa stavi pensando negli ultimi chilometri?

RISPOSTA: “Ho approfittato dei tifosi ed è stato straordinario. Sono felice di finire la stagione, di poter andare in vacanza con una vittoria così. Ho finito come avevo iniziato, è bello alzare la moto all’altezza traguardo, è una foto fantastica.”

D: Stai iniziando a realizzare ciò che hai realizzato in questa stagione?

R: “Non lo so. Devo capire cosa ho fatto? La storia, la vedremo dopo la mia carriera. Voglio solo vivere il momento presente. Adesso vado in vacanza, non lo so. Mi riposerò e poi guarderò alla prossima stagione e ai miei prossimi obiettivi, con tanta motivazione.”

D: Come spieghi il tuo dominio, il tuo potere, la tua motivazione aggiuntiva?

R: “Non ho la risposta perché non sono nella testa dei miei avversari e non conosco i loro dati di potenza. Forse una combinazione di tutto questo. Oggi la motivazione era un fattore importante dopo una stagione così lunga .”

D Alcuni ti chiamano il tiranno del ciclismo moderno?

R: “Non vedo nessuno che lo dica lungo la strada. Oggi ho visto tanti tifosi, è stato bellissimo. Abbiamo fatto 255 km e c’erano tutti ad incoraggiare me e il resto del gruppo. Trovi sempre gente su su internet sono pieni di negatività, ma non è quello che vedo sul ciglio della strada ed è la cosa più importante.”

D: Se dovessi scegliere una vittoria quest’anno, quale sarebbe?

R: “Ogni vittoria ha una sua storia, una sua emozione, ma penso che i Mondiali siano stati davvero un momento culminante. Sarà difficile battere quello.”

D: E qual è stato il momento più difficile quest’anno?

R: “In effetti non ho avuto momenti particolarmente difficili in moto in questa stagione. È anche grazie alla squadra. Abbiamo pianificato bene il mio calendario. Non sono mai arrivato ad una gara troppo stanco. La decisione di non Fare le Olimpiadi dopo il Tour de France, ad esempio, è stata una buona decisione, mi ha permesso di recuperare per la fine della stagione.”

D: Sei triste che la stagione sia finita?

R: “No. Ci sono altre cose nella vita. Non è solo una questione di vittorie e gare. C’è una vita in più”.

COMMENTI raccolti in conferenza stampa

jk/cpb/

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