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Tennis: Federer-Nadal, il duello del secolo

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Nadal è il vincitore indiscusso ai punti (24-16) di questa lotta del secolo in 40 round che si estende dal 2004, quando il giovanissimo maiorchino allora diciassettenne creò una sorpresa battendo il nuovo numero uno del mondo di cinque anni più vecchio, fino al Semifinale di Wimbledon vinta da Federer nel 2019.

Il suo culmine è stata la finale del 2008 sull’erba inglese, quando Nadal, battuto l’anno precedente in una partita già memorabile, detronizzò il cinque volte campione in carica al calar della notte, dopo quasi cinque ore di tennis da sogno da entrambe le parti. Questo incontro è il più famoso nella storia del tennis con Borg-McEnroe del 1980, nello stesso giardino.

Ci sono stati altri picchi, come la finale degli Australian Open 2009 dopo la quale lo svizzero, sconfitto, non riuscì a trattenere le lacrime, o quella che vinse otto anni dopo, siglando un ritorno mozzafiato alla ribalta nello Slam dopo sei anni. anni di siccità.

– I numeri di Nadal –

Nadal ha avuto la meglio nelle finali del Grande Slam (6 a 3), nelle partite giocate in questi Major a prescindere dal turno (10-4) e anche nelle finali di tutti i tornei combinati (14-10). Questo record si spiega con la sua schiacciante superiorità sull’ocra: 14 vittorie su 2, di cui 4 nella finale del Roland-Garros. Federer, invece, è in vantaggio sull’erba (3-1) e sul cemento (10-9) ma non sul cemento all’aperto (8-6 per Nadal).

Il poster di Nadal-Federer, visto nove volte nelle finali dello Slam, è stato il più frequente della storia a questo livello, superato da Nadal-Djokovic e davanti ai sette Djokovic-Murray.

Non è stato il numero delle partite ma l’opposizione di stili, come durante la quattro Borg-McEnroe, ad emozionare il pubblico: leggerezza e attacco dalla parte svizzera, potenza e difesa dalla parte spagnola, anche se ovviamente anche Federer aveva ottime gambe e colpi d’attacco devastanti di Nadal, soprattutto sul diritto.

Il maiorchino ha adottato una tattica chiara per respingere gli attacchi dello svizzero: colpire il suo rovescio, il suo tiro più debole, con grandi dritti mancini. “Con Federer l’unica cosa da fare è non mollare il rovescio, costringerlo a colpire la palla alta, con la racchetta all’altezza del collo, metterlo sotto pressione, cercare così il fallo e minare il suo morale”, spiega – dice nella sua autobiografia (“Rafa”).

– Rivali ma amici –

Federer ha finalmente trovato la soluzione, alla fine della sua carriera, e ha ridotto il divario nei risultati totali vincendo gli ultimi sette duelli sulla terra battuta. Sull’ocra, invece, ha oscillato tra diverse varianti della sua strategia offensiva senza mai riuscirci. Fu nel 2009, quando Nadal, infortunato al ginocchio, fu eliminato prematuramente che riuscì a vincere il suo unico Roland-Garros.

Nel corso delle stagioni, Nadal ha evoluto la sua gamma, aggiungendo un servizio efficace sull’erba e sui campi in cemento e un formidabile rovescio (a due mani) per scuotere il suo rivale su tutte le superfici.

I due campioni sono stati l’uno per l’altro (e per Novak Djokovic per entrambi) l’ostacolo principale al dominio totale sul circuito. Tuttavia non c’era la minima animosità, bensì un’innegabile amicizia tra questi due uomini che si invitavano a casa dell’altro e partecipavano insieme ad eventi promozionali come la “battaglia delle superfici” (una parte sulla terra battuta e l’altra su erba) nel 2007.

Lo spagnolo in particolare non ha mai nascosto la sua ammirazione per il rivale. Ammettendo nel suo libro “una lacuna di talento” con lo svizzero, si è detto “sbalordito dalla qualità del suo gioco” e ha ammesso che “non poteva credere di essere riuscito a batterlo”, anche perché “Federer non era piuttosto Federer quando ha giocato contro (lui).”

Quando è stato annunciato il ritiro dello svizzero, Nadal ha detto che era “uno dei giocatori più importanti, se non il più importante, nella storia di questo sport a lasciare”.

Lo svizzero ha sottolineato che è stato Nadal, un giocatore “che ha mosse che nessun altro ha”, a spingerlo a mettere in discussione il suo gioco per diventare un campione ancora più grande.

Di questo duello titanico, ciò che rimarrà è l’immagine dei due uomini in lacrime, che si tengono per mano al termine della finale di Federer nel settembre 2022: un doppio condiviso con Nadal nella Laver Cup.

Fonte: AFP

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