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L’Assemblea nazionale convalida la richiesta di azione legale contro Aurore Bergé

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Il gabinetto dell’Assemblea nazionale, riunitosi questo mercoledì mattina alle 10, ha convalidato la richiesta di rinvio alla giustizia contro Aurore Bergé per “falsa testimonianza”. Il procedimento è stato avviato da parlamentari ribelli e ambientalisti perché l’ex ministro della Famiglia avrebbe mentito deliberatamente davanti a una commissione parlamentare d’inchiesta, il che costituisce un reato.

Nel suo libro inchiesta “Les Ogres”, pubblicato la settimana scorsa, il giornalista investigativo Victor Castanet ha rivelato gli eccessi e la “voracità” di alcuni gruppi privati ​​di asili nido. Ma ha anche rivelato che un “patto di non aggressione” sarebbe stato concluso tra Aurore Bergé ed Elsa Hervy, lobbista e delegata generale della Federazione delle imprese degli asili nido (FFEC).

Più “amici” del previsto

Tuttavia, il 30 aprile, la deputata macronista (all’epoca ancora ministro) è stata ascoltata sotto giuramento davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul “modello economico degli asili nido”, davanti alla quale ha affermato di non avere alcun rapporto personale, intimo o amichevole legame con Elsa Hervy.

“So cosa rischio se smaschero la minima menzogna davanti a questa commissione d’inchiesta. Non ho mai, mai incontrato in vita mia Elsa Hervy in un contesto personale e intimo”, ha giurato davanti alla commissione d’inchiesta.

Ma Victor Castanet ha reso pubblica un’e-mail piuttosto esplicita, inviata l’8 agosto 2023 dal ministro al suo capo di gabinetto, dove diceva di Elsa Hervy: “Lei è soprattutto un’amica ???? Mi sarà molto utile”. In uno screenshot pubblicato dalla giornalista, Aurore Bergé descrive i membri della FFEC come “migliori alleati”. Elsa Hervy, infine, avrebbe scritto “obbedisco” a una persona identificata come collaboratrice del ministro, in merito all’attuazione di un piano di comunicazione.

Accusare la sinistra quando non abbiamo di meglio

In seguito a queste rivelazioni, Aurore Bergé ha annunciato di sporgere denuncia per diffamazione, segnalando scambi “troncati”, frasi che non compaiono, parole cambiate”, martedì su Franceinfo.

Con la maggioranza nella sede dell’Assemblea nazionale, i deputati di sinistra hanno votato con dieci voti contro nove per la trasmissione al pubblico ministero. “L’integrità dei funzionari eletti è una questione democratica importante. Aurore Bergé deve potersi difendere da queste accuse in tribunale piuttosto che in televisione», ha dichiarato Emmanuel Duplessy, autore della richiesta all’Assemblea nazionale.

In sua difesa, Aurore Bergé si è scagliata contro il Nuovo Fronte Popolare che, secondo lei: “non sorprende che abbia deciso ancora una volta di sottomettersi alla LFI” e alla sua “richiesta infondata” nei suoi confronti. “La sinistra continua il suo naufragio politico e democratico”, ha lamentato. Dovremo trovare qualcos’altro prima che il pubblico ministero…

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