Il Ministro delle Comunicazioni e il Ministro Direttore del Gabinetto Civile della Presidenza della Repubblica hanno reagito all’aumento delle voci e delle preoccupazioni.
Il presidente della Repubblica del Camerun non è né malato né morto, come annunciato da “gente maliziosa” o da “canali televisivi che cercano un certo riconoscimento presso l’opinione pubblica”. È quanto affermano il direttore del gabinetto civile della Presidenza della Repubblica, Samuel Mvondo Ayolo, e il portavoce del governo, René Emmanuel Sadi. In due comunicazioni rese pubbliche l’8 ottobre, le due personalità hanno rassicurato l’opinione pubblica sullo stato del Capo dello Stato.
“Il Gabinetto Civile della Presidenza della Repubblica desidera rassicurare tutti i nostri connazionali e la comunità internazionale sull’eccellente stato di salute del Capo dello Stato che lavora e svolge i suoi affari a Ginevra da dove non si allontana mai da allora il suo arrivo da Pechino. Il Presidente della Repubblica ha lasciato la Repubblica popolare cinese l’8 settembre. Lì ha preso parte al vertice di cooperazione Cina-Africa. Un mese dopo, il capo dello Stato non ha dato alcuna notizia. Da qui le speculazioni e le voci a pochi mesi dalle elezioni presidenziali.
Da parte sua, “il governo della Repubblica afferma inequivocabilmente che queste voci sono fantasia e pura immaginazione dei loro autori e intende qui fornire una smentita formale (…) Il governo desidera far sapere che il giorno dopo il vertice Cina- Africa alla quale prese parte attiva, il capo dello Stato si concesse un breve soggiorno privato in Europa. Resta però, come al solito e dovunque si trovi, attento all’evoluzione della vita nazionale”. Così, il portavoce del governo, il ministro della Comunicazione René Emmanuel Sadi, va oltre. “Il capo dello Stato sta bene e tornerà in Camerun nei prossimi giorni”.
A proposito di questa uscita dal governo, il partito politico di cui è presidente il capo dello Stato, l’RDPC, ha comunicato tramite le reti sociali. Il segretario alla Comunicazione, ministro di Stato Jacques Fame Ndongo, e il vicesegretario generale, ministro Grégoire Owona, hanno smentito le voci sulla morte del capo dello Stato. I due funzionari del partito vicino al potere hanno condannato questi annunci e hanno invitato le istituzioni a sanzionarne gli autori.
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