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Reazioni all’incendio delle auto della polizia a Cavaillon

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Quattro auto della polizia sono state date alle fiamme davanti al commissariato di Cavaillon nella notte tra martedì e mercoledì. Il prefetto e il ministro dell’Interno ritengono di sì ritorsioni da parte dei narcotrafficanti dopo un’operazione di “sgombero” avvenuta nei giorni scorsi.

Il Ministro dell’InternoBruno Retailleau, ha reagito: “Lo Stato non si farà intimidire e intensificheremo la lotta al banditismo della droga. Metterò la lotta alla criminalità organizzata al centro delle mie preoccupazioni perché costituisce un attacco alle nostre istituzioni”.

Il presidente della regione PACA, Renaud Muselier, accusato sul social network “coloro che vogliono imporre la legge della malavita, la legge della droga, contro quella della Repubblica”.

Il deputato della Marina Militare di CavaillonBénédicte Auzanot, ne è convinta “è un attacco contro lo Stato e i suoi rappresentanti che la Francia paga decenni di lassismo giudiziario”.. Chiede “azione, azione, azione”.

Senatore Les Républicains de Cavaillon, Jean Baptiste Blancspiega in un comunicato stampa che è necessario “colpisci forte, resistere e resistere di fronte alle ritorsioni!”

La reazione dei sindacati di polizia

Rudy Mann, portavoce del sindacato di polizia dell’Alleanzaevocato “Francia in fiamme. Francia senza autorità. Francia senza sanzioni. Sostegno ai colleghi di Cavaillon”..

Linda Kebab, la segretario nazionale del sindacato Unity lo sottolinea “L’operato della polizia contro il traffico di droga disturba i criminali”.

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