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L’Interpol rilancia un “cold case” del 1982

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L’organizzazione internazionale ha avviato una nuova campagna chiedendo testimoni per scoprire l’identità di 46 persone decedute anonime trovate in Europa negli ultimi anni. Una di loro, scoperta a Le Cellier, vicino a Nantes, teneva in tasca una moneta britannica.

Le Figaro Nantes

È stato scoperto per caso, in una terra desolata, vicino alla D123. Due cacciatori stavano inseguendo una lepre nella località di Cellier, una quindicina di chilometri a nord-est di Nantes, quando si sono trovati faccia a faccia con il corpo senza vita di una giovane donna, in avanzato stato di decomposizione. Il cadavere, descritto come ridotto quasi a uno scheletro, indossava jeans, una camicetta bianca a righe e arricciate e scarpe di plastica intrecciata rossa. L’identità della persona, però, è sfuggita agli inquirenti che hanno indagato sul caso. Sono tanti: la macabra scoperta risale al novembre 1982.

Oggi, 42 anni dopo, l’Interpol rilancia il caso irrisolto del cadavere con le scarpe rosse di Le Cellier. Anche soprannominato “la ragazza con la moneta da 10 pence”, in riferimento all’unica moneta ritrovata su di lei, di origine britannica, la defunta è uno dei 46 “cold cases” presentati, questo 8 ottobre, dall’organizzazione internazionale di polizia criminale, nell’ambito di una vasta campagna di raccolta di testimoni. L’operazione, chiamata “Identify Me”, spera di rilanciare casi irrisolti di femminicidio in sei paesi europei.

Non un incidente stradale

Tra i vari fascicoli presentati dall’Interpol, la sconosciuta di Le Cellier possedeva diversi gioielli e ninnoli che avrebbero potuto, secondo gli investigatori, permettere ai parenti di identificarla. Indossava una catena di metallo dorato con un pendente a chiglia “simili a quelli indossati dai coscritti che hanno terminato il servizio militare”, una collana girocollo in pelle nera, decorata con cinque perle, quattro braccialetti in metallo dorato e un portachiavi in ​​metallo, recante l’immagine di Napoleone. Oltre alla moneta da 10 pence, conservava anche un gettone del taxiphone e una piccola scatola di fiammiferi senza coperchio. Questi diversi oggetti possono essere consultati a questo indirizzo.

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L’età stimata della giovane, una bruna che misurava 1,65 metri, variava tra i 16 ei 23 anni al momento della morte, per una data di nascita intorno al 1962-1966. Le cause della sua morte non sono state comunicate dall’Interpol. Secondo quanto riportato allora dalla stampa locale, sul corpo non sarebbe stata individuata alcuna traccia di shock o trauma, il che farebbe escludere un incidente stradale. È stata quindi sollevata la possibilità di una possibile identità britannica della vittima. Chiunque possa avere informazioni sull’origine o sull’identità della persona è invitato a contattare l’Interpol o la polizia nazionale tramite l’apposito modulo di contatto.

Questa nuova iniziativa dell’Interpol segue una prima edizione della campagna “Identify Me”, lanciata nel maggio 2023 per cercare di chiarire 22 casi irrisolti. L’organizzazione internazionale ha poi ricevuto più di 1.200 chiamate. Uno di essi ha permesso ad una famiglia del Galles di identificare – grazie ad un tatuaggio – una delle vittime, trovata morta ad Anversa nel giugno 1992. “Che sia un ricordo, un indizio o una storia raccontata, il più piccolo dettaglio può aiutarci a scoprire la verità,” Lo ha detto martedì il segretario generale dell’Interpol, Jürgen Stock, in una dichiarazione. I vari dossier presentati dall’Interpol possono essere consultati online, sulla piattaforma dell’organizzazione.

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