Attivisti della società civile hanno organizzato, questo lunedì 7 ottobre 2024 nel centro di Tunisi, una marcia a sostegno della Palestina e del Libano in occasione del primo anniversario dell’operazione Al-Aqsa Flood guidata da Hamas nei territori palestinesi occupati.
Armati di bandiere di Tunisia, Palestina e Libano e scandendo slogan ostili all’entità sionista, i manifestanti, in particolare i membri e i leader della Lega tunisina per la difesa dei diritti umani (LTDH), hanno chiesto di porre fine al genocidio perpetrato da Israele a Gaza dal 7 ottobre 2023,
Hanno inoltre ribadito il loro appoggio incondizionato alla Resistenza e denunciato la continuazione del genocidio perpetrato dall’esercito israeliano contro il popolo palestinese a Gaza e contro il popolo libanese a Beirut. Hanno anche condannato l’assassinio del leader libanese Hezbollah Hassan Nasrallah durante i bombardamenti israeliani.
I manifestanti hanno anche denunciato il sostegno dei paesi occidentali a Israele, ritenendo che siano totalmente complici di questo genocidio e che dovranno essere ritenuti responsabili davanti alla giustizia internazionale.
Si sono poi riuniti davanti all’ambasciata francese a Tunisi per chiedere il licenziamento degli ambasciatori francese e americano e chiedere la criminalizzazione della normalizzazione con Israele.
« Un anno di genocidio, almeno 42.000 morti nell’ultimo anno a Gaza, la maggior parte donne e bambini e più di 2.000 persone uccise in Libano… Un anno dopo continuano gli attacchi contro l’umanità… Libertà e giustizia per i palestinesi! “, hanno cantato in particolare.
Y.N.
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