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Tebboune svela le critiche in Marocco – La Nouvelle Tribune

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I rapporti tra i Marocco et Algeriasegnati da una storia tumultuosa, stanno vivendo una nuova escalation di tensioni. Dalla chiusura delle frontiere terrestri nel 1994, i due vicini del Maghreb hanno attraversato molteplici crisi diplomatiche, alimentate da dispute territoriali, in particolare sulla questione della Sahara occidentale. La guerra della sabbia del 1963 e il sostegno algerino Fronte Polisario hanno una sfiducia reciproca profondamente radicata. Recentemente, la normalizzazione dei rapporti tra il Marocco et Israele nel 2020 si sono inasprite le tensioni, Algeria considerandolo una potenziale minaccia alla sua sicurezza regionale.

Una rete di spionaggio al centro delle accuse

Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune recentemente è stato alzato il velo sulle ragioni di fondo delle critiche rivolte al Marocco. Al centro di questa nuova crisi c’è lo smantellamento di una presunta rete di spionaggio sul suolo algerino. Secondo le autorità algerine questa rete avrebbe operato a vantaggio da Israeleutilizzando passaporti marocchini per infiltrarsi nel paese. Tebboune ha sottolineato la gravità della situazione nel corso di un’intervista ai media nazionali: “Le indagini sono ancora in corso. I membri di questa rete sono in fuga e crediamo che avessero passaporti falsi. »

Questa vicenda ha portato Algeria intraprendere un’azione drastica: il ripristino dei visti per i cittadini marocchini. Il presidente algerino ha descritto questa decisione come “ sia di sicurezza che politico“, accusando il Marocco di aver abusato del regime di esenzione dal visto per svolgere attività ritenute ostili Algeria. Tra queste attività, Tebboune citato “ l’organizzazione su larga scala delle reti criminali organizzate, del traffico di droga e di esseri umani, del contrabbando, dell’immigrazione clandestina e degli atti di spionaggio« .

Crescenti implicazioni geopolitiche

La vicenda assume una dimensione geopolitica più ampia con il presunto coinvolgimento da Israele. Tebboune citato a “gemellaggio tra l’entità sionista e il Marocco”alludendo alla recente normalizzazione delle relazioni tra questi due paesi. Questa collaborazione preoccupa profondamente le autorità algerine, che la vedono come una minaccia diretta alla loro sicurezza nazionale. Il presidente ha espresso in particolare i suoi sospetti riguardo alle motivazioni di queste presunte spie: “ Cosa stanno facendo con noi? Vedere il porto di Orano, Mers el Kébir, con passaporti di un paese arabo i cui cittadini possono entrare senza visto? »

La situazione è tanto più complessa quanto più Francia ha recentemente preso posizione a favore delle rivendicazioni marocchine sul Sahara Occidentale, aggiungendo una nuova dimensione a queste tensioni regionali. Questa posizione francese rischia di complicare ulteriormente le già tese relazioni tra Algeria e Marocco, rafforzando potenzialmente l’isolamento diplomatico dell’Algeria su questo tema.

Nonostante la gravità delle accuse, Tebboune ha voluto rassicurare sulla sorte dei marocchini che vivono in Algeria. Ha smentito categoricamente le voci di espulsioni di massa, dicendo: “ I nostri fratelli marocchini vivono tra noi. Non sono preoccupati. Sono tra la gente, non si sa se sono marocchini o no. Non faccio alcuna differenza. Il popolo marocchino è un popolo fratello. »

Questa crisi diplomatica si inserisce in un contesto regionale già fragile. Rischia di accentuare la divisione del Maghreb, compromettendo le prospettive di integrazione economica e politica della regione. L’assenza di iniziative di dialogo o di mediazione tra i due Paesi lascia presagire un prolungato periodo di tensioni, con potenziali ripercussioni sulla stabilità regionale e sulle popolazioni di entrambi i Paesi.

L’attuale escalation tra Marocco et Algeria ci ricorda la fragilità degli equilibri del Maghreb. Sottolinea l’urgenza di un dialogo costruttivo per allentare le tensioni e ricostruire la fiducia tra questi due principali attori della regione. Senza un simile approccio, il rischio di una maggiore frammentazione del Maghreb resta preoccupante, con conseguenze potenzialmente disastrose per la cooperazione regionale e lo sviluppo economico dell’area.

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