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TEST Silent Hill 2: il nebbioso remake di un capolavoro: La grafica di Silent Hill 2 Remake

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Bisogna ammetterlo, Remake di Silent Hill 2 è molto più toccante grazie ai suoi nuovi filmati. Squadra Blober si è preso il tempo (e il budget) per produrre video tecnicamente sublimi, ma soprattutto interpretati da attori di talento. Esce dal gioco un po’ falso dei primi doppiatori, peccato per i puristi a cui non resta che rilanciare il gioco su PS2, gli attori e le attrici sono all’altezza della tragedia che si svolge in SH2R, con emozioni raramente raggiunte in un videogioco. Le scene d’intermezzo sono più lunghe e alcune linee di dialogo sono state aggiustate per rendere queste sequenze quanto più intense possibile, con molti primi piani sugli occhi dei protagonisti. Giacomotrascrivendo perfettamente la sua angoscia. L’empatia è totale (fino a un certo punto) e fa la storia di Remake di Silent Hill 2 ancora più toccante e drammatico. E soprattutto, Squadra Blober non è caduto nella trappola delle spiegazioni esagerate, lasciando spazio a dialoghi e scene ambigue, ma permettendoci comunque di comprendere i traumi di ciascuno dei personaggi, anche se certe battute potrebbero essere troppe.

Emozioni raramente raggiunte in un videogioco.

A parte questi filmati, il gioco è sublime, la tecnica è impressionante, Squadra Blober ha raddoppiato i suoi sforzi per offrire un remake degno di questo nome, facendo di tuttoMotore irreale 5. Una resa visiva lontana anni luce Il mezzoper il nostro più grande piacere, con ovviamente una nebbia che viaggia per la città per immergerci in un’atmosfera più opprimente. Nel 2024 non si tratta più di giustificare la sua presenza con una limitazione tecnica, la nebbia Silent Hill rappresenta la città e il franchise, permettendo all’ambientazione di essere rivelata con maestria, che si tratti degli imponenti edifici che compongono le strade o delle creature che si aggirano in questo luogo sinistro. Un’atmosfera tanto più stressante a cui tende questo remakemondo aperto, Giacomo può entrare negli edifici senza tempi di caricamento, semplicemente spingendo una porta… proprio come i mostri! In città è particolarmente angosciante, il giocatore deve camminare un po’ alla cieca, orientarsi utilizzando la mappa (che non mette in pausa il gioco) e prestare attenzione alle porte e alle varie aperture che possono prendere in prestito Giacomo e nemici. SÌ, il nostro personaggio è un po’ più mobileora è possibile rompere le finestre per superare il bordo, spostare gli scaffali per liberare un passaggio, spingere scatoloni su ruote per arrampicarsi e persino strisciare. Si tratta di una gradita novità, ma che mette in evidenza ancora più falsi accessi bloccati. E Giacomo riesce a tirarsi su in alto, perché non può spingere questa piccola scatola di legno che blocca l’accesso al terzo piano di un edificio, costringendoci a risolvere un enigma per 10 minuti? La meccanica faceva sorridere 20 anni fa, era tutto così rigido, ma oggi diventa quasi frustrante.

Ma dove Remake di Silent Hill 2 quello che ci ha colpito di più è nei suoi interni, innanzitutto grazie all’illuminazione particolarmente curata. In assenza di grana, l’immagine è coperta da raggi di luce che attraversano le finestre e le varie aperture, rivelandole corridoi ancora più inquietanti, per un’atmosfera davvero cinematografica. Il gioco è particolarmente cupo, tanto che con le persiane chiuse abbiamo dovuto aumentare la luminosità nelle impostazioni per vedere qualsiasi cosa senza la torcia, questi raggi di sole sono ottimi punti di riferimento nello spazio, ma anche un modo per evidenziare oggetti e luoghi. Grazie alla sua illuminazione, il gioco ci guida verso luoghi importanti, immergendoci in un’atmosfera inquietante. Anche le texture contribuiscono molto all’immersione, le pareti e i pavimenti sono fatiscenti, Silent Hill sembra abbandonato ormai da un po’, è sporco e polveroso, ma prima dei mostri c’era vita. Abbiamo però qualche riserva sulla direzione artistica delAltromondoo ilAltro mondouna versione alternativa ancora più triste di Silent Hill. Ici, Squadra Blober sembra essere stato piuttosto ispirato al film di Christophe Gans, con tanta ruggine, tessuti strappati, ingranaggi meccanici e vapore. E Altromondo meno inquietante, perché più frontale, più industriale, che non lascia più spazio all’immaginazione del giocatoreanche se, ancora una volta, l’illuminazione arancione aiuta molto a ridurre la sensazione di preoccupazione.

Clint008
Redattore – Tester

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