Il tema sarà “Ucraina e Russia: intellettuali e società di fronte alla guerra”.
Venerdì 11 ottobre alle 18, presso lo spazio congressuale Clément Marot, l’UPTC ospiterà Galia Ackerman sul tema: Ucraina e Russia: intellettuali e società di fronte alla guerra.
Di fronte alla guerra di aggressione condotta dal loro Paese, gli intellettuali russi sono divisi. Alcuni sostengono la guerra, per convinzione o per conformismo, altri sono contrari alla guerra, ma non necessariamente arrivano a condannarla apertamente, il che implica la possibilità di andare in prigione o la necessità di emigrare. Per entrambe le parti è stato Putin a dare inizio alla guerra. La responsabilità morale della società viene spesso ignorata.
Per gli ucraini, compresi gli intellettuali, la guerra è condotta dalla Russia, non da Putin. Da qui il rifiuto della cultura russa e il rifiuto di partecipare a qualsiasi evento culturale insieme ai russi, compresi gli oppositori. Una situazione di rottura senza precedenti.
Storica, giornalista, scrittrice, Galia Ackerman ci porterà la sua solida esperienza per illuminarci su questa questione molto complessa. Ha una carriera notevole. Nata da una famiglia ebrea russa, visse i suoi primi anni sotto il regime di Stalin fino al 1953. Stabilitasi in Israele nel 1973, si trasferì in Francia nel 1984, dove si integrò tra gli intellettuali russi in esilio, costretti a lasciare l’Unione Sovietica. Dottore in storia presso l’Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne e ricercatrice associata presso l’Università di Caen, ha lavorato per 25 anni con Radio France Internationale ed è regolarmente invitata dai media ad analizzare l’attualità nel mondo russo. È anche caporedattrice del sito Desk Russia fondato nel 2021 che permette a numerosi storici, sociologi, geopolitici, giornalisti internazionali, alcuni dei quali postumi, come Anna Politkovskaïa, scrittori, artisti di pubblicare i loro articoli, opinioni e analisi sulla Russia e gli sviluppi nel mondo russo contemporaneo, in particolare con il conflitto tra Russia e Ucraina dal marzo 2022. È traduttrice di quasi 100 opere di narrativa e saggi (dal russo al francese), compresi quelli di Mikhaïl Gorbachev, Anna Politkovskaya, Viktor Pelevin, Svetlana Alexievitch, Sergei Medvedev, Dmitri Bykov, Alexander Zinoviev, Sergei Paradjanov… Il suo lavoro sul disastro di Chernobyl e le sue analisi del regime russo e in particolare il suo lavoro “Il Reggimento Immortale, la guerra sacra di Putin” dove descrive il nazionalismo , il militarismo e il revisionismo storico in corso incontrarono grande risonanza. Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, la Russia ha mantenuto una posizione ferma denunciando l’aggressione russa e chiedendo il massiccio sostegno occidentale all’Ucraina.
> Il convegno, gratuito, è aperto a tutti
> maggiori informazioni sul sito https://uptc-cahors.org/
Visuel Boris Séméniako
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