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Manifestazioni anti-israeliane a Sciences Po: il direttore della scuola intraprende un’azione legale e prende di mira un collaboratore di Rima Hassan

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Il nuovo direttore di Sciences Po, Luis Vassy, ​​ha preso una decisione ferma avviando un’azione legale in seguito ad una serie di manifestazioni anti-israeliane che hanno scosso l’establishment negli ultimi giorni. Gli attivisti studenteschi, guidati da Hicham Touili-Idrissi, collaboratore dell’eurodeputata Rima Hassan, hanno lanciato un appello all’intifada durante un evento organizzato a Sciences Po Parigi. Per reazione, Vassy ha deciso di invocare l’articolo 40 del codice di procedura penale per allertare il pubblico ministero, segnando così l’inizio di una gestione tesa del suo mandato a capo dell’istituzione.

Manifestazioni filo-palestinesi a Sciences Po

Il 3 ottobre, in occasione dell’Africa Day a Sciences Po, gli attivisti filo-palestinesi hanno trasformato l’aula universitaria in un luogo di protesta. Slogan come “Assassino israeliano, complice di Sciences Po” risuonavano in tutto l’establishment, accompagnato da canti che invocavano l’intifada. I manifestanti hanno brandito bandiere palestinesi ed espresso il loro sostegno alla causa palestinese, in un contesto di crescenti tensioni con l’avvicinarsi dell’anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele, avvenuto il 7 ottobre 2023.

Queste manifestazioni hanno attirato l’attenzione del nuovo ministro dell’Istruzione superiore, Patrick Hetzel, che ha ricordato l’importanza di mantenere l’ordine nelle università, soprattutto di fronte alla rinascita dei movimenti filo-palestinesi. In una dichiarazione, Hetzel ha espresso la sua preoccupazione, sottolineando che tali atti vanno contro i principi di neutralità e laicità che devono governare gli istituti di istruzione superiore in Francia.

La risposta legale di Luis Vassy, ​​direttore di Sciences Po

Secondo le informazioni del JDD, Luis Vassy, ​​appena insediatosi alla guida di Sciences Po, ha preso una decisione inequivocabile rivolgendosi al pubblico ministero, invocando l’articolo 40 del codice di procedura penale. Questa disposizione impone a qualsiasi funzionario o autorità pubblica di denunciare al pubblico ministero fatti che possano costituire reato. Di fronte alla portata delle manifestazioni anti-israeliane, Vassy ha deciso di intraprendere un’azione legale per cercare di ristabilire l’ordine e calmare le tensioni.

Una delle figure centrali di queste manifestazioni, Hicham Touili-Idrissi, ex studente di Sciences Po e collaboratore della deputata europea Rima Hassan, è particolarmente preso di mira da questa azione. Membro attivo del comitato Palestina di Sciences Po, Touili-Idrissi è già stato oggetto di polemiche in passato per le sue posizioni. In particolare, ha rifiutato di condannare Hamas e ha accusato Israele di portare avanti una campagna di “genocidio” in Palestina. Queste dichiarazioni, unite al suo ruolo nelle recenti proteste, hanno portato Luis Vassy ad agire rapidamente.

Una crisi per il nuovo direttore

La decisione di Luis Vassy di avviare un’azione legale dimostra la sua volontà di adottare misure concrete per ripristinare la stabilità all’interno dell’istituzione. Tuttavia, questa azione potrebbe anche segnare l’inizio di un mandato complesso per il nuovo direttore, che dovrà destreggiarsi tra la tutela della libertà di espressione, l’eccellenza accademica e il mantenimento dell’ordine in un istituto spesso segnato da proteste politiche.

Le manifestazioni filo-palestinesi a Sciences Po riflettono un clima di tensione che non sembra destinato a calmarsi, soprattutto in vista della la figura di Hicham Touili-Idrissi, sostenuto da Rima Hassan, continua a cristallizzare i dibattiti. Rima Hassan, eurodeputata, non rinnega il suo collaboratore, il che alimenta ulteriormente il dissenso all’interno della comunità accademica.

Questo caso evidenzia le sfide che Luis Vassy dovrà affrontare in futuro. Se ha promesso di promuovere l’eccellenza accademica e difendere la libertà di espressione, dovrà anche fare i conti con le manifestazioni e le rivendicazioni che scuotono Sciences Po. Il pubblico ministero dovrà presto decidere sul seguito da dare a questa vicenda, ma una una cosa è certa: questa crisi rischia di continuare e di compromettere il mandato di Vassy.

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