DayFR Italian

“Rischiamo di tornare a un prezzo reale per i giocatori”

-

La decisione del tribunale sul caso Lassanna Diarra getta nel panico il mondo del calcio. Se molti lo vedono come “un terremoto” nell’economia del calcio, Lorenzo Falbo invita alla moderazione. L’agente dei giocatori ritiene che sia “l’inizio di qualcosa” ma “non ci sono certezze”.

I superlativi sono stati subito utilizzati per descrivere l’evento che ha scosso il mondo del calcio questo venerdì 4 ottobre. In questione, la giustizia europea ha stabilito che alcune norme Fifa che regolano i trasferimenti tra club sono “contrarie” al diritto dell’Unione Europea.

L’Alta Corte si è pronunciata a favore di Lassana Diarra. L’ex giocatore dell’OM ha contestato le condizioni della sua partenza dalla Lokomotiv Mosca dieci anni fa.

A causa di una drastica riduzione del suo ingaggio, Diarra avrebbe voluto rescindere il contratto con il club di Mosca, ma quest’ultimo aveva ritenuto ingiusta la rescissione e gli aveva preteso 20 milioni di euro, poi ridotti a 10,5 milioni, per il danno subito.

Conseguenza: il club belga Charleroi, una volta interessato, ha infine rinunciato a ingaggiare il francese per paura di doversi accollare parte di queste sanzioni, secondo quanto richiesto dalla Fifa.

Una norma “tale da ostacolare la libertà di movimento dei calciatori professionisti che vorrebbero sviluppare la propria attività andando a lavorare per un nuovo club” accusa la Corte europea.

Giocatori re

Le implicazioni di questa decisione suggerivano a molti commentatori che i giocatori, come Lass Diarra, stavano diventando i decisori finali del loro futuro, sollevati da ogni responsabilità contrattuale.

Questa lettura è lungi dall’essere quella giusta per Lorenzo Falbo, agente di giocatori, in particolare della nazionale colombiana. “Ciò significa che l’intero sistema calcio, l’intero sistema dei pagamenti, dei trasferimenti, da un giorno all’altro, crolla”, proietta.

Il risarcimento al centro del problema

Questo potrebbe sicuramente cambiare la situazione”, ammette tranquillamente l’agente che tuttavia insiste sul fatto che “ci vorrà del tempo”. Per lui quello che rischia di finire nel mirino della Fifa per modificare i suoi regolamenti è essere in linea con la giustizia europea, queste sono le”clausole risolutive del contratto”.

Queste clausole a volte sono completamente estranee al valore del giocatore. Impongono pressioni finanziarie sugli altri club e quindi sulla libertà dei giocatori nel “mercato del lavoro”.

Per il momento nessuna scadenza è stata imposta dalla giustizia europea alla Fifa per un riadeguamento del suo regolamento. Domani non ci sarà alcuna rivoluzione, ma nel calcio sta emergendo una nuova giurisprudenza e l’economia di questo sport potrebbe presto dover trasformarsi.

Related News :