Era il momento del ricongiungimento per i naufraghi di Koh-Lanta, l’isola maledetta, questo martedì 1 ottobre 2024. E uno di loro ha pagato il prezzo del consiglio di ambasciatori tra Sofia e Gustin.. .
Gran parte dell’avventura si è combattuta questo martedì 1 ottobre 2024 per i restanti naufraghi di Koh-Lanta, la tribù maledetta. Dopo essersi affrontate in occasioni contestate, le squadre giallorosse formano ormai solo una tribù bianca dalla riunificazione, annunciata da Denis Brogniart all’inizio della puntata. Una seconda fase di gioco nella quale il Pitogo di Capitan Ugo ha potuto pretendere di affrontare in superiorità numerica, dopo aver decimato le fila avversarie.
Gustin picchiato da Sofia durante il consiglio degli ambasciatori
Ma chi dice riunificazione dice consiglio degli ambasciatori, e ciascuna delle due armate doveva scegliere il rappresentante del campo rivale. COSÌ, la discreta Sophia (gialla) e il muscoloso Gustin (rosso), sopraffatto dalla famesi opposero alle loro argomentazioni per lunghi minuti a decidere il destino di uno sfortunato avventuriero. Alla fine è stato il gigante svizzero a cedere, non volendo rischiare di arrivare fino alla palla nera. Ha quindi deciso per buttare al pascolo la povera Emmanuellearrivando ultima nella sua squadra. Nell’annunciare il verdetto al compagno di squadra, Gustin ha abbassato la testa. “Ho fatto davvero quello che pensavo fosse meglio. Mi dispiace davvero, Emmanuelle”avanzava con la sua solita pigrizia. Il 45enne responsabile della qualità, pur assumendosi la colpa, non è rimasto così sorpreso dalla sentenza.
Emmanuelle è fatalista e rassegnata, non incolpa il suo carnefice
Sull’orlo delle lacrime, Emmanuelle è stata subito consolata dai suoi compagni di squadra, che le hanno ricordato l’unicità del suo viaggio. La madre di un adolescente ha infatti condiviso momenti di sopravvivenza con entrambe le squadre, da quando è stata salvata dall’isola maledetta. Ma si è vista andare oltre. “Preferisco pensare a tutto quello che ho vissuto qui, a chi ho incontrato, a quello che ho visto. Ma ovviamente sono triste, volevo restare, mettermi alla prova. Avevo ancora un sacco di cose da fare.”indicò, fatalista ma ancora sorridente. Un’uscita dalla porta principale.
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