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A Brest, Pierre-Yves Cadalen d’accordo con i manifestanti contro il “disfacimento” del

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Il Consiglio di amministrazione (CA) dell’Università della Bretagna Occidentale (UBO) si è riunito il 26 settembre 2024 per votare sulla sua transizione ad un istituto pubblico sperimentale (EPE). Una votazione alla fine rinviata. Una cinquantina di manifestanti si sono riuniti per opporsi al progetto.

A loro si unisce, nella protesta, il deputato della LFI Pierre-Yves Cadalen. “Il timore di una sfida alla democrazia universitaria è legittimo”lui crede.

“Situazione molto preoccupante”

Egli continua: “La situazione finanziaria dell’UBO è molto preoccupante, non a causa degli statuti dell’istituto, ma a causa del mancato allineamento degli stanziamenti statali rispetto all’aumento del numero degli studenti e all’inflazione. […] L’Università della Bretagna Occidentale merita di meglio di un disfacimento da cui non trarrebbero beneficio né il personale amministrativo, né i docenti-ricercatori, né gli studenti. »

In sostanza, la presidenza dell’UBO desidera passare all’EPE per avere la possibilità di creare “ un istituto politecnico nazionale » che riunisce Esiab (la scuola di ingegneria dell’UBO), Enib (la scuola nazionale di ingegneria di Brest) e IAE (la scuola di management dell’UBO).

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