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la delegazione transpartitica accoglie con favore il discorso del primo ministro

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Il primo ministro Michel Barnier ha dedicato un lungo capitolo alla situazione di crisi che attraversa il territorio. I rappresentanti eletti della delegazione caledoniana hanno assistito, in prima fila, alla sua dichiarazione di politica generale questo martedì 1 ottobre. Accolgono con favore la traiettoria della questione caledoniana al di fuori della “politica una tantum”. E la sua acquisizione da parte del Primo Ministro e del Ministro dei Territori d’Oltremare.

Presente all’incontro, la delegazione transpartitica non è passata inosservata. La presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun Pivet, ha salutato ufficialmente gli eletti caledoniani prima che i deputati li applaudissero. “Oltre al nostro popolo, la loro standing ovation è stata rivolta al popolo della Nuova Caledonia”desidera sottolineare la delega in un comunicato stampa.

Questa delegazione è composta dai capigruppo (esclusi i lealisti), dai parlamentari Robert Xowie, Georges Naturel ed Emmanuel Tjibaou nonché dai presidenti del Senato consuetudinario e del Cese (consulenza economica, sociale e ambientale).

In questo stesso documento la delegazione a sua volta saluta “la dichiarazione di politica generale del Primo Ministro riguardo ai suoi impegni nei confronti della Nuova Caledonia”. E per aggiungere questo “Michel Barnier ha riconosciuto ‘la crisi di eccezionale gravità’ che attraversa il territorio così come ‘la sofferenza e l’angoscia che provano gli abitanti’.

Di conseguenza, questo martedì 1È In ottobre il capo del governo ha annunciato l’abbandono della legge sullo scongelamento degli elettori, il rinvio delle elezioni provinciali e l’istituzione di una missione consultiva speciale.

Si inserisce in questo contesto l’annuncio del Primo Ministro di dedicare un “nuovo periodo” alla ricostruzione economica e sociale del Paese “significato della risoluzione adottata dal Congresso il 28 agosto”. Tra le righe, la delegazione comprende che lo Stato mira ad adottare il piano quinquennale 2024-2029, proposto dagli eletti a Parigi per “per evitare la morte economica e sociale del Paese”.

Secondo la risoluzione adottata dal Congresso, la gestione della questione della Nuova Caledonia si allontana da una politica frammentaria, riassume il comunicato stampa. Da ora in poi, “Al fine di garantire una gestione a lungo termine di tutte le questioni della Nuova Caledonia, i colloqui saranno sostenuti a Parigi e in Nuova Caledonia da una delegazione interministeriale collocata presso il Primo Ministro e il Ministro dei Territori d’Oltremare”.

I colloqui saranno sostenuti a Parigi e in Nuova Caledonia da una delegazione interministeriale presso il Primo Ministro e il Ministro dei Territori d’Oltremare.

La delegazione transpartitica in un comunicato

La delegazione ritiene di essere stata “ascoltata” durante l’incontro avuto il 30 settembre con il ministro dei Territori d’Oltremare, François-Noël Buffet. Una missione di consultazione sarà guidata dalla presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun Pivet, e dalla presidente della Senatore, Gérard Larcher, che visiterà il Caillou “tra poco tempo”.

Secondo la delegazione, il Primo Ministro “ha rimosso l’ostacolo che impediva la ripresa del dialogo politico e l’impegno per la ricostruzione economica e sociale a lungo termine”. Si tratta del disegno di legge costituzionale per lo scongelamento dell’elettorato. Questo non lo sarà “sottoposto al parlamento riunito al Congresso di Versailles”sotto l’egida del Presidente della Repubblica, assicura Michel Barnier, che “lo confermerà ai rappresentanti eletti della Nuova Caledonia quando li riunirà a novembre”sottolinea il comunicato stampa della delegazione.

Questa doppia strada tracciata personalmente dal Primo Ministro, quella della ricostruzione economica e sociale e quella della ricerca di un consenso politico sul futuro istituzionale del Paese, potrebbe essere intrapresa solo se l’orizzonte elettorale fosse chiaro.

Comunicato stampa della delegazione transpartitica a Parigi

Se questo annuncio soddisfa alcuni, non lo è per tutti. Come il deputato Nicolas Metzdorf, che ha espresso il suo disaccordo uscendo dall’Aula. Lo rende noto anche la delegazione transpartitica: “Su questo tema i membri della delegazione hanno opinioni diverse che esprimeranno ciascuno attraverso la rispettiva formazione politica”continua il comunicato stampa.

Da questa decisione ne è scaturita un’altra, il capo del governo ha annunciato anche la decisione di rinviare le elezioni provinciali alla fine del 2025. La legge prevedeva che si svolgessero prima del 15 dicembre. Su questo rinvio dovranno decidere rapidamente le assemblee attraverso una legge organica.

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