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È richiesto il carcere duro contro Magali Berdah, l’ex papa degli influencer

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Prima di entrare nel mondo dell’influenza, Magali Berdah aveva già qualche freccia al suo arco, anche all’interno di una società di brokeraggio ora in liquidazione. Lunedì 30 settembre è stata processata a Nizza (Alpi Marittime) per bancarotta mentre lavorava come intermediario assicurativo circa dieci anni fa.

Direttore dell’azienda, si presentò come “un semplice impiegato”

L’azienda BA&CO è stata fondata nel 2013 da un’amica d’infanzia di Magali Berdah poi rilevata dalla madre di quest’ultima. Nel 2015 la società è stata posta in liquidazione coatta amministrativa con una passività stimata in € 2,5 milioni di euro. Se l’imprenditrice si presentasse come “semplice impiegato addetto alle vendite” all’interno della compagnia di assicurazioni, l’accusa ha ritenuto che lei fosse la direttrice di fatto. Diciotto mesi di carcere di cui sei rinchiuso con braccialetti elettronici sono stati intentati contro il fondatore dell’agenzia di influenza Shauna Events.

“Sembra essere il personaggio centrale di questa società. Lei si difende ma tutti gli indizi convergono”ha dichiarato il pubblico ministero Sylvie Maillard, chiedendo anche a divieto permanente di gestire una società.

Contabilità sospetta

Tra il 2014 e il 2015, la contabilità di BA & CO non sembra chiara: Presi in contanti 80.000 euro e giustificazione, 600.000 euro transitano su un conto aperto intestato a una segretaria incaricato di pagare gli stipendi quando il patrimonio della società rischiava il congelamento su richiesta dei creditori… Ma anche spesa di lusso (hotel a Monaco, vestiti e cioccolatini, ecc.) per un importo totale di 27.000 euroinspiegabile dall’imputato.

Se Magali Berdah non ha rinunciato a nulla in difesa, ha comunque ammesso di a certa permeabilità tra le sue finanze personali e il conto della segretaria”. L’ex capo degli influencer ha percepito i vestiti in “quadro del suo lavoro” e poi ha finanziato il conto preso di mira con i fondi che gli erano stati prestati nel 2015.

Come promemoria, il fondatore di Shauna Events è stato condannato nel 2019 per abuso di debolezzaavere ha preso in prestito i fondi da un uomo affetto dal morbo di Alzheimerassicurando oggi che da allora lo ha fatto “tutto rimborsato”.

“Questo fascicolo puzza di soffitta”ha deriso gli avvocati difensori dell’ex papa degli influencer, denunciando un’indagine “tardivo e inconcludente”. “Se non ci fosse Magali Berdah, non ci sarebbero procedimenti giudiziari e non ci sarebbe processo […] Devi averlo, e lei è l’unica che è solvibile.

La sua amica d’infanzia, anch’essa perseguita, si è rifiutata di rispondere alle domande mentre sua madre, assente all’udienza “motivi di salute” ha fornito solo risposte vaghe durante l’indagine. Tra prove schiaccianti e scarsa trasparenza da parte degli imputati, l’L’accusa ha inoltre richiesto la sospensione condizionale della pena detentiva nei confronti del complice di Magali Berdah.

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