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Quando Charlotte Gainsbourg filmò Jane Birkin

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Nel programma ARTE Jane di Charlotte Charlotte Gainsbourg (a sinistra) in un’intervista con sua madre Jane Birkin (a destra) © Adrien Bertolle/Nolita Cinéma Foto: ZDF Utilizzo esente da diritti d’autore solo in relazione al programma menzionato e con la seguente menzione « Immagine : emittente/ Diritto d’autore ». Altri utilizzi solo previo accordo: redazione di immagini ARTE, Silke Wölk Tel.: +33 3 90 14 22 25, e-mail: [email protected]

Mi sono visto invecchiare davvero negli ultimi due anni, davvero tanto. Mi sono detta che mi sarei abituata ad avere rughe ovunque e penso che sto arrivando al punto in cui non importa più.” Ascoltando sua madre parlare del tempo che passa, Charlotte Gainsbourg si rendeva conto che questo stesso tempo stava per scadere e che era urgente rompere quella modestia che avevano sempre sentito l’una di fronte all’altra?

Più probabilmente. Da qui l’iniziativa di posizionare tra loro una macchina fotografica, una sorta di intermediario ideale per rivelarsi finalmente meglio insieme. “La mia idea è poterti guardare come non ti ho mai guardato né ho osato guardarti”, spiega Carlotta. Il risultato è un brillante doppio ritratto, una dichiarazione di amore reciproco venata di una dolce malinconia, ora ulteriormente rafforzata dalla morte di Jane Birkin nel luglio 2023.

È quindi un bellissimo viaggio, geografico e intimo, al quale siamo invitati, da Tokyo a New York, nell’ambito di un tour tributo a Serge Gainsbourg, ma anche a Parigi, rue de Verneuil, nella casa di Serge Gainsbourg, dove Charlotte era poi si appresta ad aprire al pubblico.

Un luogo rimasto intatto, popolato dalle vestigia della felicità condivisa per Jane Birkin, che non vi era mai tornata prima. Ma è anche nella sua proprietà bretone, il suo rifugio, che l’artista franco-britannico si dedica maggiormente. Kate, la sua prima figlia, morta nel 2013 per un probabile suicidio, entra spesso nella conversazione. Mantenere il senso di colpa materno (“Spesso non mi sentivo responsabile, mi comportavo come una bambina, mamma, amica”) che l’accompagnarono nei suoi ultimi anni. Con, come riflessione, questo film sulla trasmissione intriso di profonda sensibilità.

In onda il 30 settembre su Arte alle 22:35

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