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La posta in gioco, la maledizione, la vita senza Dembélé… Cinque domande prima dello shock

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DECRITTO – Tutto quello che c’è da sapere prima del duello della seconda giornata di Champions League tra Arsenal e PSG.

Il PSG scala le torri. Dopo un successo inverosimile e quasi miracoloso contro gli spagnoli di Girona (1-0), i giocatori di Luis Enrique sfidano l’Arsenal all’Emirates Stadium questo martedì (ore 21), durante la seconda giornata di Champions League. Una partita trasmessa su Canale+ e che sarà seguito in diretta con commento sul nostro sito, come di consueto.

Una partita che conta doppio?

Si tratta in ogni caso di un test a grandezza naturale per la Paris-SG, entusiasmante nelle prime settimane della stagione, meno poi in seguito, e il cui reale livello è ancora difficile da determinare. Un PSG che però venerdì si è rassicurato contro il Rennes (3-1). Almeno se dimentichiamo l’ultimo quarto d’ora di gioco.

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Questo duello tra due contendenti alla Top 8 non risponderà a tutte le domande e non darà la certezza assoluta per la fine della stagione, ma permetterà comunque di saperne di più. Le partite di Ligue 1 non permettono di valutare i punti di forza e di debolezza dei parigini… Per i Gunners, difficili vincitori sul Leicester (4-2) lo scorso fine settimana, non c’è tempo da perdere per andare a punti in C1, dopo lo 0-0 pareggio contro l’Atalanta. Che cercano certezze anche i Gunners, loro che la scorsa stagione erano arrivati ​​ai quarti di C1 dopo sette uscite agli ottavi.

Che storia tra i due club?

Le due squadre si sono affrontate finora quattro volte, a cominciare dalla semifinale di Coppa delle Coppe vinta dai Gunners nel 1994. Pareggio 1-1 al Parco dei Principi all’andata, con David Ginola che risponde al gol di Ian Wright , e la vittoria per 1-0 dell’Arsenal a Highbury al ritorno, con un gol all’inizio della partita di un uomo di nome Kevin Campbell. In questo secondo turno, il compianto Artur Jorge ha scelto di fare a meno di George Weah, privilegiando i brasiliani Ricardo, Valdo e Rai per i tre posti extracomunitari. Eterni rimpianti… Soprattutto perché i futuri campioni di Francia quel giorno non si sono lasciati scappare le occasioni.

Il 13 settembre 2016, PSG e Arsenal hanno pareggiato (1-1) al Parco dei Principi. nella fase a gironi della Champions League
Fep / Panoramica

PSG e Arsenal hanno dovuto aspettare fino al 2016 per incontrarsi di nuovo, nella fase a gironi della Champions League, con un pareggio al Parc (1-1) e un altro all’Emirates (2-2). Edinson Cavani ha segnato in entrambe le partite. Al ritorno, il Paris ha avuto l’ultima parola con l’autogol di Alex Iwobi al 77′. Un pareggio che ha permesso agli uomini di Unai Emery di portarsi in testa al girone prima dell’ultima giornata. Purtroppo, hanno sprecato questo vantaggio pareggiando 2-2 contro il Ludogorets. Il secondo posto significa gli ottavi di finale contro l’FC Barcelona. Inutile ricordare il resto… Alla fine, il PSG non ha mai battuto l’Arsenal, tre pareggi e una sconfitta in quattro partite. Maledizione.

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Che PSG senza Ousmane Dembélé

Fulmine lunedì mattina, alla notizia dell’emarginazione per motivi disciplinari dell’indispensabile Ousmane Dembélé. Indispensabile in campo e impeccabile fuori dal suo arrivo sulle rive della Senna. I parigini dovranno comunque fare a meno di lui contro l’Arsenal. Un compito non facile considerando che l’ex giocatore del Barcellona spesso risulta essere il giocatore più pericoloso dei Rouge et Bleu. E a volte anche l’unico elemento in grado di spaventare l’avversario… Se fosse caldo come venerdì scorso, Bradley Barcola potrebbe eventualmente subentrare, ma è un grande “se”, sapendo che l’ex lionese ha ancora difficoltà a reggere contro un muro basso e/o una stiva per due persone. Da vedere chi verrà scelto per sostituire, almeno numericamente, l’assenza di “Dembouz”. Forse Randal Kolo Muani o Kang-in Lee, quest’ultimo apparso molto a suo agio nel ruolo di… falso 9 venerdì, contro lo Stade Rennes. Una cosa è certa: Luis Enrique non fa eccezioni, nessun trattamento di favore. La squadra soprattutto. Il club soprattutto. La prova con questa scelta forte prima dello shock.

Da notare che l’allenatore parigino ha registrato diversi rientri in preparazione alla trasferta di Londra. Tutti indisponibili per il Rennes, Gigio Donnarumma, Vitinha, Nuno Mendes, Désiré Doué e Marco Asensio hanno effettuato la trasferta. Vedremo se riusciranno tutti a mantenere il loro posto questo martedì sera.

Chi sono i giocatori da tenere d’occhio in casa Arsenal?

Oltre al nuovo arrivato Mikel Merino, all’ucraino Oleksandr Zinchenko e Kieran Tierney, Mikel Arteta dovrà fare a meno dei servizi dell’indispensabile Martin Odegaard, infortunato ad una caviglia con la Danimarca. Il tecnico spagnolo ha comunque tante armi, a cominciare dalla freccia inglese Bukayo Saka, marcatore, dirompente e spettacolare. Vale la pena guardare anche Kai Havertz, Gabriel Martinelli e Gabriel Jesus, come il nuovo arrivato Raheem Sterling o il belga Leandro Trossard. Bella gente, con velocità, percussione, tecnica, ma poco peso e nessun vero centravanti, come a Parigi appunto. Per il resto possiamo citare il centrocampista centrale Declan Rice o il rock francese William Saliba, dietro, mentre c’è chi si chiede se David Raya non sia il miglior portiere della Premier League in questo momento. Una cosa è certa: l’ultimo baluardo spagnolo sarebbe più adatto al gioco di Luis Enrique che a Gigio Donnarumma.

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Quali giocatori hanno indossato la maglia di entrambe le squadre?

Ce ne sono cinque. Kaba Diawara, Nicolas Anelka, Lassana Diarra, David Luiz e un certo Mikel Arteta. Formatosi al Barcellona, ​​quest’ultimo ha mosso i primi passi da professionista al PSG, in prestito, all’inizio del 2001 e fino al termine della stagione 2001-02. Notato da Luis Fernandez alla Real Sociedad, il centrocampista spagnolo ha lasciato bei ricordi a Parigi, con 53 partite giocate in totale, cinque gol segnati e altrettanti assist. Il PSG avrebbe voluto trattenerlo, ma non ne aveva i mezzi. Qualche anno dopo, approda all’Arsenal, il suo ultimo club, per cinque anni, dal 2011 al 2016 (150 partite, 16 gol, 8 assist). Due scudetti e due FA Cup.

Dopo aver imparato da Pep Guardiola al City, il basco ha iniziato la sua carriera da allenatore all’Arsenal, dove è da dicembre 2019, vincendo la FA Cup 2020. Un altro uomo rappresenta un anello di congiunzione tra i due club, Unai Emery, allenatore al Parigi (2016-18) poi all’Arsenal (2018-19). Mattéo Guendouzi, passato per il centro sportivo parigino senza giocare in prima squadra, ha vestito i colori del club londinese.

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