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È una voce che circola da circa vent’anni e che torna regolarmente alla ribalta: indossare il reggiseno aumenta il rischio di sviluppare il cancro al seno. Sebbene gli studi seri sull’argomento siano rari, possiamo tuttavia affermare che non è così. In occasione di Pink October e del lancio di una nuova serie Canal Détox sulla salute delle donne, torniamo a questo preconcetto, di cui sembra ancora difficile liberarsi.
Tra ottobre e dicembre 2024, l’Inserm pubblicherà per la rubrica Canal Détox una serie di sei testi i cui diversi temi hanno in comune il fatto di affrontare la salute delle donne. L’idea: mostrare come la ricerca scientifica, in particolare quella dell’Inserm, affronta questi temi per comprendere meglio le disuguaglianze sanitarie e migliorare l’assistenza per tutti, ma anche per combattere la disinformazione.
Questo è il lavoro Vestito per ucciderepubblicato nel 1995 dal medico americano Sydney Singer, che fu uno dei primi a seminare guai e ad accusare il reggiseno di essere responsabile del cancro al seno. Nel suo “studio”, che non è mai stato rivisto da esperti o pubblicato in una rivista peer-reviewed, Singer sostiene che le donne che non indossano il reggiseno hanno “1 possibilità su 168” di sviluppare il cancro. del seno rispetto alle “3-4 possibilità” di chi indossa il reggiseno 24 ore su 24 (quindi anche di notte). La sua ipotesi è quindi la seguente: indossare un reggiseno con ferretto ostacolerebbe la circolazione linfatica, impedirebbe l’evacuazione delle “tossine” e costituirebbe un terreno fertile ideale per la formazione di tumori.
Ma nessuno studio scientifico rigoroso ha mai confermato queste osservazioni. Al contrario, uno studio americano del 2014, ad esempio, ha smentito categoricamente questa “diceria” secondo cui indossare il reggiseno sarebbe un fattore di rischio per il cancro. Per gli autori, che hanno confrontato un gruppo di 1.044 donne in postmenopausa affette da carcinoma mammario invasivo con un gruppo di 469 donne sane, il rischio sarebbe lo stesso, qualunque sia la dimensione della coppa del reggiseno, la presenza o meno di ferretti, il numero medio di di ore indossate al giorno o anche l’età a partire dalla quale queste donne hanno iniziato a indossare regolarmente il reggiseno.
Ultima osservazione: l’aumento del numero dei tumori al seno non è assolutamente correlato all’aspetto del reggiseno (il brevetto del primo reggiseno “moderno” fu depositato nel 1889). Abbiamo infatti constatato un aumento del cancro al seno in Francia a partire dal 1920, particolarmente marcato soprattutto a partire dalla fine del XX secolo. Tra il 1990 e il 2018 è stato identificato un raddoppio del numero di casi.
L’origine di questo aumento sarebbe piuttosto da ricercare nell’evoluzione del comportamento delle donne. Sempre più studi evidenziano il ruolo deleterio del consumo di alcol e del fumo. Sono allo studio anche altri fattori: avere figli più tardi e in minor numero, ma anche essere sovrappeso o non praticare attività fisica aumenterebbe il rischio di cancro. Ad esempio, si stima che il 10% dei tumori al seno che si verificano dopo i 50 anni siano legati al sovrappeso.
Testo tratto dal libro Fake News Health dell’Inserm, pubblicato da Editions du Cherche-Midi
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