Davanti al tribunale penale di Parigi, da lunedì 30 settembre, Marine Le Pen “si gioca la sua candidatura all’Eliseo nel 2027”, spiegare Il fatto quotidiano. Per il quotidiano italiano, questa nuova vicenda politico-giuridica, “una faccenda sporca che mette a repentaglio il suo futuro politico”, potrebbe essere una spina nel fianco del boss dell’estrema destra francese, e basta “compromettere le sue ambizioni presidenziali”.
Accusata di aver utilizzato fondi europei per finanziare il funzionamento del suo partito tra il 2009 e il 2016, l’ex leader del Raggruppamento Nazionale (RN) rischia fino a dieci anni di carcere e una multa di 1 milione di euro oltre a una sentenza di ineleggibilità di cinque-dieci anni. “Le Pen gioca sulla sua idoneità”, titolo così Il Paese. Il quotidiano spagnolo procrastina tuttavia su questo esito che rimescolerebbe le carte delle prossime elezioni presidenziali, ricordandolo “il partito intende ritardare il verdetto per evitare il momento delle elezioni”.
Un susseguirsi di ricorsi contro eventuali condanne rimanderebbe infatti la sentenza oltre il 2027 e non colpirebbe un presidente protetto dall’irresponsabilità presidenziale. Tuttavia, la tempistica dell’evento – che avrebbe dovuto essere “il momento segnato
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