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Il Dpm mette sotto accusa il potere

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Il deputato senegalese Guy Marius Sagna ha aggredito a Lomé durante un viaggio in Togo. Prima dell’incidente, la Dynamique pour la Majorité du Peuple (DPM) aveva pubblicato un comunicato stampa in cui accusava il potere in carica in Togo di aver tentato manovre volte a sabotare la riunione del deputato senegalese. Il DPM aveva espresso preoccupazione per le intenzioni del governo, insinuando che si stesse cercando di interrompere l’evento al quale stava partecipando Guy Sagna.

Il documento!

L’onorevole Guy Marius Sagna, membro del parlamento dell’ECOWAS, si trova a Lomé per partecipare alla 3a sessione straordinaria. Ha espresso il desiderio di incontrare i cittadini togolesi, che sono anche i suoi elettori come deputato comunitario, per discutere con loro e comprendere meglio le loro preoccupazioni. A tal fine, il deputato del DMP, Kafui Adjamagbo-Johnson, ha invitato le popolazioni togolesi ad un incontro inizialmente previsto a nella sala riunioni Mons. Cessou della parrocchia Saint Augustin d’Amoutivé, domenica 29 settembre. Mentre la sala era già prenotata e pagata, venerdì 27 settembre, la segreteria di detta parrocchia, probabilmente sotto pressione da parte del regime, ha informato i collaboratori del deputato Adjamagbo-Johnson hanno comunicato telefonicamente che questa stanza non era più disponibile e si sono offerti di rimborsare l’importo dell’affitto.

D’intesa con l’onorevole Sagna, si decise di spostare l’incontro presso la sede del CDPA e lo stesso giorno iniziarono ad essere diffuse le informazioni relative al cambiamento di sede. Tuttavia, nel pomeriggio del 27 settembre, l’onorevole Sagna è stato convocato dalla cancelleria del parlamento comunitario, il quale gli ha comunicato che il Ministro dell’Amministrazione Territoriale, del Decentramento e della Capitaneria Consuetudinaria del Togo lo aveva informato con una lettera informandolo che il deputato Guy Marius Sagna avrebbe partecipato a un incontro pubblico vietato dalle disposizioni vigenti in Togo.

Va notato che la deputata Adjamagbo-Johnson, che gode legalmente del diritto di incontrare i suoi elettori senza previa autorizzazione, aveva già organizzato, come i suoi colleghi della maggioranza, incontri pubblici con le popolazioni durante il mese di agosto. ad Atakpamé, Kpalimé, Notsé e Lomé, senza alcuna reazione da parte del ministro.

Inoltre, il ministro non ha notificato al deputato Adjamagbo-Johnson alcun divieto riguardante l’incontro previsto per il 29 settembre.

Da quanto sopra risulta che, in assenza di valide argomentazioni giuridiche, il governo sta tentando una manovra per interrompere questo incontro tanto atteso dai cittadini togolesi.

Il DMP invita l’opinione pubblica nazionale, regionale e internazionale a testimoniare le manovre che minano il diritto di due funzionari eletti, uno nazionale e l’altro comunitario, di incontrare le popolazioni da cui traggono la loro legittimità e verso le quali sono debitori.

Donne a Lomé, 28 settembre 2024

La Conferenza dei presidenti

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