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“Tutti ci vedevano così belli…” tormenta Ugo Mola dopo la sconfitta del Tolosa

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l’essenziale
Il “rouge et noir” ha perso in casa contro i Girondini questa domenica 29 settembre sera (16-12, 4a giornata della Top 14), perdendo in casa per la prima volta da febbraio 2022.

Ugo Mola, questa sconfitta arriva dopo una lunga serie di vittorie in casa, ti ha sorpreso?

Non c’è da stupirsi in quella partita, penso che ci fosse una squadra del Bordeaux che ha giocato la sua partita al massimo e noi abbiamo mancato moltissimo di realismo e capacità di segnare e quando fai 12 punti in casa, non puoi pretendere di vincere le partite troppo.

C’è stato un susseguirsi di piccoli errori che hanno impedito alle tue azioni di riuscire, cosa ha causato questo?

Abbiamo iniziato bene la partita con 10 minuti piuttosto conclusivi, poi abbiamo avuto una serie di errori che hanno permesso al Bordeaux di rientrare in partita, soprattutto sui primi tre punti. Ci sono tre penalità da parte nostra, una chiave non trovata, una restituzione diretta dell’ingresso, piccole cose che sicuramente ci hanno disturbato un po’ ma vabbè. Una partita è fatta anche di errori e di momenti forti e momenti deboli. Si scopre che i momenti salienti che abbiamo avuto non sono stati trasformati in punti perché siamo finiti, credo, a memoria tre, quattro volte in porta o non lontano. E contro questo tipo di squadre non possiamo permetterci di non segnare e ancora una volta, lo ripeto, 12 punti non bastano per vincere una partita casalinga.

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Hai perso anche molta palla a terra…

Sì, soprattutto per quanto riguarda i nostri possessi, non siamo riusciti ad adattarci all’arbitraggio che è stato piuttosto duro fino all’ultima azione ma è anche un progresso, era la nostra ottava settimana, ci eravamo comunque resi conto che non avevamo avuto molto successo nel nostro partita nonostante i risultati positivi. Si scopre che stasera il lato un po’ sterile dei nostri attacchi ci è costato caro e sicuramente ci è costato le sorti della partita e la vittoria della partita.

Nel discorso post partita avete già mobilitato i vostri giocatori per la partita di Castres della prossima settimana?

Siamo al quarto giorno, succederà… Quando alzeremo lo sguardo e vedremo il menù che è nostro… Succederanno tante cose. Si scopre che è Castres e che è un derby forse un po’ meno emozionante rispetto a qualche anno fa, ma resta il fatto che è una partita per la quale ci prepareremo, iniziamo un nuovo blocco per noi con quattro partite prima i nostri internazionali ci lasciano. Cercheremo quindi di rigenerarci al meglio e di prepararci per una partita che si avvicina rapidamente visto che sarà sabato a Castres.

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Risultato a parte, stasera è stata davvero dura, c’era un’intensità pazzesca ad inizio stagione, è quello che hai sentito a bordo campo?

Mi sarebbe piaciuto che fosse un po’ più appariscente ma non sono rimasto abbagliato dalla presenza fisica o almeno dall’intensità fisica. Credo che rimanga una partita di inizio stagione, almeno per noi perché starò attento a non parlare della squadra avversaria. Ma dobbiamo riconoscere che loro sono stati molto efficaci, e anche in questo caso penso che se c’è una palla in nostro possesso, possiamo fare un’altra meta in contropiede. Abbiamo comunque pagato caro il fatto di essere arrivati ​​a quota 14 nel primo tempo e non siamo mai riusciti a mettere insieme quasi tre azioni positive di fila e quando ci siamo riusciti abbiamo segnato. Quindi ci è mancata questa sequenza che a volte fa la differenza, questa capacità di prendere magari i punti di piede anche un po’ all’inizio, ma quando non connetti tre periodi di gioco positivo, rimani in tono e sicuramente permetti l’arbitro ti coglie nei dettagli e queste piccole cose ti fanno sentire come se non inizierai mai veramente il nostro incontro. È così, abbiamo lavoro, tutti ci hanno visto così belli, imbattibili e impennati in testa e ci siamo allineati. Piacerà a molti e non nascondo che non dispiace neanche a me.

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