Januzaj evita un male maggiore (1-1)

Januzaj evita un male maggiore (1-1)
Januzaj evita un male maggiore (1-1)
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La squadra di Diego Martínez ha tagliato la serie di sconfitte che aveva nel 2025 e ha salvato un punto in extremis contro un Osasuna cencioso le cui gambe tremavano con un giocatore in più. In una partita molto simile a quella che ha rappresentato la sconfitta contro il Getafe, l’UD ha giocato ancora una volta una brutta partita dove è riuscita a inserirsi solo grazie al passo indietro compiuto dalla squadra di Vicente Moreno nonostante avesse giocato in superiorità a causa di un’espulsione infantile da parte di Essugo. Tuttavia, il protagonista principale della partita è stato l’arbitro Jesús Gil Manzano, che ha mostrato 15 cartellini gialli e non ha voluto dare un rigore evidente dopo aver visto il monitor.

L’UD comincia ad abituarsi a partite difficili da guardare, blande, in cui non succede nulla e il tempo passa aspettando che qualcuno strofini una lampada e faccia magie. Ma per avere questa fortuna, bisogna prima cercarla. E senza rischiare o offrire qualcosa di diverso, è abbastanza difficile che ciò accada. Il risultato? Un altro primo tempo di quelli difficili da vedere, al quale in un altro momento si risponderebbe con un fischio dalla tribuna.

Diego Martínez ha optato per una variante al modulo abituale, predisponendo un 4-2-3-1 a doppio perno formato da Essugo e Kirian, con Manu Fuster come gancio e Javi Muñoz a lato. La scommessa è stata vinta, perché la squadra di Vicente Moreno si è dimostrata superiore, soprattutto in attacco sulle fasce.

La partita è stata una copia carbone di quella vista due settimane fa su questo stesso palco, solo con attori diversi. Jesús Gil Manzano ha voluto diventare l’inaspettato protagonista, che con le sue performance riesce sempre più a intrufolarsi sotto i riflettori. Oggi lo ha fatto dimostrando la sua abilità nel disegno e sanzionando con un cartellino 5 dei primi 6 falli commessi, tutti prima della mezz’ora. Quella che era stata una mostra.

E se questo è stato il momento clou del primo tempo, non è difficile immaginare la partita che si è vista sull’erba di Gran Canaria, dove l’Osasuna è passato dal più al meno e in alcuni momenti è sembrata l’unica squadra che ha provato a fare qualcosa accadere. E ci è quasi riuscito, visto che prima Cillessen ha dovuto mettersi in mostra per impedire un gol di Budimir dopo un tiro in area, e poco prima dell’intervallo è stato Kike Barja a respingere una palla da fuori area contro il palo. In mezzo, il giallo molto timido si avvicina con i tiri di Kirian, Fábio Silva e Manu Fuster che impensieriscono appena Sergio Herrera.

Poco o niente sembrava essere cambiato dopo il passaggio negli spogliatoi, un break che l’UD reclamava a gran voce. A Budimir bastano però appena tre minuti per dimostrare che tutto è rimasto uguale, concludendo un cross laterale quasi in area piccola che manca di poco. Era il preludio a ciò che stava per accadere, che era questione di tempo. E poco dopo, un altro lancio laterale da destra ha attraversato l’area fino a raggiungere l’altro vertice, dove un altro colpo di testa ha portato la palla quasi nell’area piccola dove Budimir ha imposto la sua gerarchia e ha finito per lasciare la palla morta per Aimar Oroz da battere. a Cillseen. Stesso copione di due settimane fa, anche se questa volta senza rigore sbagliato dall’UD.

Il gol ha rilassato la squadra ospite, che ha fatto un passo indietro e ha dato ossigeno a un UD che ha finalmente guardato il gol di Sergio Herrera al 60′, quando Sandro non è riuscito a battere il portiere navarrese dopo un bel drop di Fábio Silva. È stato proprio il portoghese che, in un’azione individuale, ha lasciato indietro due rivali e ha messo una palla nell’area piccola. Lì Moleiro viene afferrato da Areso e il VAR avvisa Gil Manzano di andare a vedere lo spettacolo. Quando sembrava che tutto fosse deciso per assegnare il rigore, il gioco è andato molto più indietro per finire con la segnalazione di un fallo precedente di Fábio Silva prima del rigore. Il contatto esiste, anche se è più discutibile.

Non è stata l’ultima per Gil Manzano, protagonista assoluto della partita. In un mare di nuove ammonizioni, l’arbitro segnala un fallo di Essugo dove non c’è stato contatto. La protesta ha portato al cartellino giallo per Álex Suárez… e all’espulsione per Dário Essugo colpevole di immaturità, poiché ha detto all’arbitro qualcosa che non gli è piaciuto e il suo polso non ha tremato per ricevere il secondo cartellino giallo. Quando i gialli furono al meglio, un altro dritto al mento. Questa volta per pura disperazione.

Pur avendo un giocatore in meno, sembrava esattamente il contrario. L’UD è andato in vantaggio e le gambe dell’Osasuna hanno iniziato a tremare considerando quanto erano vicini a rompere la serie di otto partite senza vittorie consecutive. Fábio Silva non è riuscito a colpire di testa su un cross laterale, Sandro ha fatto lavorare di nuovo Sergio Herrera e Vicente Moreno ha riempito il campo di difensori.

Come contro il Getafe, la partita era stata così brutta che il meglio era stato riservato per ultimo. Un finale lungo, visto che il recupero è stato di 13 minuti. Con Januzaj in campo e Pelmard all’esordio, per questo mini supplementare Diego Martínez ha presentato Oli McBurnie per salire con tutto ciò che gli era rimasto. E se hai visto arrivare il gol dell’Osasuna, hai visto arrivare anche il pareggio giallo. Un pareggio che avrebbero meritato contro il Getafe e che questa volta hanno ottenuto, con lo stesso protagonista. Januzaj, con una punizione diretta che oltrepassa la barriera, punisce l’avarizia navarrese dopo il gol e premia un’UD che ci crede pur essendo in inferiorità.

SCHEDA TECNICA

Unión Deportiva Las Palmas-Club Atlético Osasuna

TU LAS PALMAS: Cillessen, Javi Muñoz, Álex Suárez (Andy Pelmard 80′), Scott McKenna, Mika Mármol, Dário Essugo, Kirian (Januzaj 80′), Manu Fuster (Jaime Mata 56′), Sandro Ramírez, Alberto Moleiro (McBurnie 91′) e Fabio Silva. IMPRESA: Diego Martínez.

SALUTE CA: Sergio Herrera; Areso (Herrando 89′), Catena, Boyomo, Juan Cruz (Rubén Peña 89′); Aimar Oroz, Moncayola (Ibáñez 69′), Iker Muñoz; Kike Barja (Abel Bretones 57′), Rubén García e Budimir (Raúl 69′). ALLENATORE: Vicente Moreno.

OBIETTIVI: 0-1: Aimar Oroz, min. 53; 1-1: Januzaj, min. 90+7

ARBITRO: Jesús Gil Manzano (Comitato Estremadura). Ho ammonito Manu Fuster (10′), Kike Barja (18′), Areso (22′), Catena (24′), Essugo (29′), Moncayola (57′), Fábio Silva (68′), Álex Suárez (71′), Boyomo (77′), Rubén García (81′), Pelmard (87′), Herrando (90′), Januzaj (99′), Iker Muñoz (101′). Essugo espulso per doppia ammonizione (72′)

INCIDENTI: Partita corrispondente alla ventunesima giornata della Liga EA Sports 2024-25, giocata allo Stadio Gran Canaria davanti a 19.762 spettatori.

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