OpenAI, il proprietario di ChatGPT, ha rilasciato una dichiarazione giovedì a seguito di un’interruzione globale del chatbot basato sull’intelligenza artificiale, attribuendo il problema a un problema con il suo provider, che ha causato elevati tassi di errore. L’azienda ha assicurato agli utenti che il problema sarebbe stato risolto presto e che il recupero completo era in corso.
Pubblicando su X, OpenAI ha dichiarato: “ChatGPT e alcune delle nostre API avevano tassi di errore elevati in precedenza a causa di un problema con il nostro provider. Abbiamo rilasciato una correzione e il ripristino completo dovrebbe avvenire al più presto. Grazie per la pazienza!”
All’inizio della giornata, ChatGPT ha riscontrato un problema tecnico, impedendo a milioni di utenti in tutto il mondo di accedere al servizio. L’interruzione ha anche interrotto l’API di OpenAI e altri servizi, causando notevoli disagi.
Downdetector, una piattaforma che monitora le interruzioni del servizio, ha segnalato un forte aumento dei reclami su ChatGPT, con oltre 1.000 utenti che hanno registrato problemi. Gli utenti frustrati si sono rivolti ai social media per condividere le loro esperienze, menzionando ritardi nell’accesso e prestazioni degradate del sistema.
L’interruzione non ha avuto un impatto solo sui singoli utenti ma anche sulle aziende che dipendono dall’API di OpenAI per le loro operazioni. Numerose aziende hanno segnalato interruzioni dei loro servizi, sottolineando l’ampia portata dell’incidente.
Terza interruzione da dicembre
Ciò segna la terza interruzione significativa per ChatGPT da dicembre, con due precedenti casi di guasti tecnici verificatisi nello stesso mese.
In seguito all’interruzione, i social media sono stati inondati di post di utenti che si lamentavano dell’improvvisa indisponibilità dello strumento AI. Molti hanno espresso frustrazione nel dover eseguire manualmente attività che in genere si affidavano al chatbot per gestirle. Mentre molti utenti hanno espresso frustrazione per la loro dipendenza dall’intelligenza artificiale per lavoro, alcuni hanno scelto di utilizzare chatbot alternativi per gestire le proprie attività fino a quando OpenAI non ha risolto l’interruzione.
La dichiarazione di OpenAI su X è arrivata poco dopo uno scontro di giovedì tra Elon Musk e il CEO di OpenAI Sam Altman. Al centro del disaccordo c’è il progetto di infrastruttura di intelligenza artificiale Stargate, promosso dal presidente americano Donald Trump. Questa disputa è l’ultimo capitolo di una faida tra i due leader tecnologici, iniziata durante il periodo di Musk nel consiglio di amministrazione di OpenAI e ora estesa alla sua influenza sulla nuova amministrazione.