Qcosa intendeva allora Melania Trump con il suo cappello a barca creato dal cappellaio americano Eric Javits? Abbinabile al suo outfit firmato dall’altrettanto americano Adam Lippes, il copricapo mascherava infatti il suo volto e le sue espressioni durante il giuramento del presidente di suo marito, il 20 gennaio.
Niente lo obbligava nel protocollo: la Casa Bianca non è la corte di Saint James, e quando alcune First Lady hanno osato farlo, hanno optato, come Jackie Kennedy, per un modello cosiddetto “pillow box”, rilasciando proprio il caratteristiche.
Melania ha voluto parafrasare stilisticamente Molière denunciando il Tartufo che la circondava – “copri questo seno che non posso vedere”. Voleva evitare ogni contatto fisico: Donald non è riuscito a baciarla davanti alle telecamere, solo Jill Biden ci è riuscita accompagnando il bacio con una piccola pacca sulla spalla in stile “buona fortuna”?
Il precedente di Elisabetta II alla Casa Bianca
La prima ipotesi è politica. Ha firmato così un’estetica della sparizione – iniziata durante la campagna e che ha fatto versare molto inchiostro sullo stato del suo matrimonio – e la sua voglia di fare il minimo su un palcoscenico di cui è una delle star, nonostante gli sforzi del marito nel rendere omaggio alla resistenza della moglie durante il suo discorso inaugurale – un’affermazione un po’ macho, ammettiamolo.
A dire il vero, la paglietta – e la zeppa leggermente corta – avevano già giocato uno scherzo nel 1991 alla più grande professionista dei cappelli, Elisabetta II, nascosta alla vista da lei al suo arrivo alla Casa Bianca… Il giorno dopo, Sua Maestà ne rise davanti al Congresso, dicendo: “Spero che possiate vedermi da dove siete. » Niente del genere con Melania…
Vendetta da Melania Trump?
Da scoprire
Canguro del giorno
Risposta
È stato piuttosto un deliberato passo falso in fatto di moda staccarsi dagli stilisti americani e ritornare alla couture francese che le piace: costretta a indossare MAGA in versione fashion, la First Lady ha indossato la sera stessa, per il ballo presidenziale, un abito nero vestito e bianco firmato dal suo stilista personale, Hervé Pierre, franco-americano, che virò più verso un pastiche di Joan Collins in Dinastia in omaggio al mitico ballo, anch’esso bianco e nero, che riunì l’élite di New York e organizzato da Truman Capote nel 1966.
Il giorno prima ha brillato in Dior – di cui la nuora Ivanka ha indossato i colori durante l’inaugurazione… Ed ecco Melania costretta a dare vita stilisticamente al nuovo motto della Casa Bianca – l’età dell’oro dell’America inizia proprio adesso –, mentre le piace solo Avenue Montaigne. La soluzione? Forse quello adottato da molti dei suoi predecessori, compresa Jackie: la copia.