Un uomo d'affari cinese legato al principe Andrea, sospettato di spionaggio a favore di Pechino e a cui è stato vietato l'ingresso nel Regno Unito dalle autorità britanniche, lunedì ha negato le accuse contro di lui. “Non ho fatto nulla di sbagliato o illegale e le preoccupazioni sollevate dal Ministero degli Interni contro di me sono infondate. La descrizione che è stata ampiamente fatta di me come spia è completamente falsa”, ha detto l'uomo, Tengbo Yang, in una nota. Di cosa stiamo parlando? Facciamo il punto.
“Un confidente” del principe
La giustizia britannica ha convalidato giovedì il divieto d'ingresso nel territorio di questo cittadino cinese, descritto come un “confidente” del principe Andrea, sospettandolo di essere impegnato in “attività segrete e ingannevoli” per conto del Partito comunista cinese. Quest'uomo di 50 anni, fino ad allora identificato dai media come “H6”, ha ottenuto lunedì dal tribunale la revoca dell'anonimato.
“A causa di numerose speculazioni e informazioni errate nei media e altrove, ho chiesto al mio team legale di rivelare la mia identità”, ha detto Tengbo Yang, denunciando la procedura a cui è stato sottoposto come “ingiusta”.
Giovedì la Commissione per i ricorsi sull'immigrazione ha stabilito che egli era nella posizione di “creare rapporti tra alti funzionari cinesi e figure britanniche che potrebbero essere sfruttati per interferenze politiche da parte dello Stato cinese”.
“Un imprenditore indipendente”
Tengbo Yang, che si descrive come un “imprenditore indipendente”, afferma di aver “dedicato la sua vita lavorativa nel Regno Unito alla costruzione di legami tra le imprese britanniche e cinesi”. “Le mie attività hanno contribuito ad attrarre centinaia di milioni di sterline di investimenti nel Regno Unito”, ha difeso. Si sentiva “vittima” di un “cambiamento di clima politico”. “Quando le relazioni sono buone e si cercano investimenti cinesi, sono il benvenuto nel Regno Unito. Quando i rapporti si deteriorano, nasce una posizione anticinese e mi ritrovo escluso”, ha lamentato.
