Roanne: due mesi di sospensione per una madre dopo un litigio con un preside

Roanne: due mesi di sospensione per una madre dopo un litigio con un preside
Roanne: due mesi di sospensione per una madre dopo un litigio con un preside
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I fatti: rabbia incontrollata

I fatti risalgono a marzo. L'imputata, accompagnata dalle sue due figlie, si è recata al college dopo aver appreso che una di loro era stata appena esclusa per una settimana. “L'altra mia figlia era già stata esclusa la settimana prima, ero molto turbata”, ha spiegato la madre sul banco dei testimoni.

Secondo il preside, il quarantenne era entrato senza autorizzazione, nonostante le norme vigenti. Dopo un alterco verbale, lei avrebbe spintonato l'uomo in un gesto di fastidio. Questo incidente ha portato all'attivazione dell'allarme anti-intrusione, che alla fine ha costretto la madre e le figlie ad abbandonare il locale.

Versioni contrastanti

Mentre era in custodia di polizia, la madre ha ammesso di essere entrata nello stabilimento ma ha negato gli atti di violenza fisica. In udienza ha mantenuto questa linea di difesa, affermando che il gesto nei confronti del preside non era intenzionale: “Sono entrata nella scuola con la forza, ma non avevo intenzione di spingerlo. Se l’ho fatto, non è stato intenzionale”, ha spiegato.

La corte, tuttavia, non ha accettato questa versione. Ricordando che i fatti riguardavano un luogo che doveva restare tutelato, la Procura ha chiesto una sanzione pecuniaria accompagnata da sospensione condizionale della pena.

Un giudizio più clemente del dovuto

Alla fine il tribunale ha optato per una pena detentiva sospesa di due mesi per atti di violenza contro una persona responsabile di una missione di servizio pubblico. A ciò si aggiunge una multa di 100 euro per violazione di domicilio in un edificio scolastico. Una sanzione che la madre, ora residente fuori dal Coteau, dovrà rispettare.

“La scuola deve essere un luogo protetto”, ha insistito la Procura durante l’udienza, sottolineando l’importanza di preservare la serenità all’interno degli istituti scolastici di fronte a tali eccessi.

Questa sentenza, anche se ha permesso di chiudere il caso, solleva ancora una volta la questione delle crescenti tensioni tra genitori e funzionari scolastici in un contesto in cui incidenti di questo tipo sembrano essere in aumento.

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